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 Dopo il “Taglio del nastro” alla sede distaccata dell’Università degli Studi di Salerno nella città di Avellino qualche settimana fa, questa mattina è partito il secondo corso dei primi tre attiviati a seguito del protocollo d’intesa siglato tra Comune ed Ateneo salernitano.

Si tratta della Laurea magistrale in Sicurezza Informatica e Tecnologie Cloud del  Dipartimento di Informatica: un corso biennale che, come spiega da coordinatrice docente Filomena Ferrucci, mira a formare lo specialista di cloud security, una figura professionale con approfondite conoscenze di cloud computing e sistemi distribuiti, di sicurezza informatica, di metodologie di sviluppo e manutenzione di sistemi software in cloud, ed in grado di garantire la sicurezza e la protezione degli ambienti cloud, le applicazioni su essi eseguite e i dati in essi contenuti, attraverso operazioni di prevenzione, scoperta, mitigazione e recupero da attacchi informatici.

Per il momento sono dieci gli studenti iscritti, molti dei quali già lavoratori, ma le iscrizioni sono aperte fino al 28 febbraio e la convinzione della docente del dipartimento di Ingegneria è che le iscrizioni aumentino e la realtà universitaria di Avellino possa consolidarsi.

Studenti che vengono dall’intera Regione- spiega ancora- da Napoli a Salerno, oltre che dalla provincia di Avellino. Stiamo ricevendo numerose richieste di informazioni e di iscrizioni da parte di varie università italiane. Un corso innovativo in Italia e in Europa che risponde ad una domanda di formazione estremamente sentita dal mondo del lavoro, sia in ambito industriale sia in ambito della pubblica amministrazione.
Per rendersene conto basti pensare che il cloud computing riveste un ruolo centrale nel processo di digitalizzazione del Paese. Però bisogna anche assicurare un adeguato livello di sicurezza.

E rispetto alla sede universitaria nel capoluogo irpino: “La città si  sta dimostrando estremamente accogliente, la sede è assolutamente adeguata e quindi siamo molto contenti di questo. D’altra parte Avellino è raggiungibile attraverso il trasporto pubblico, anchw se chiaramente aspettiamo l’Alta velocità che faciliterà tutto”.

Nel video in alto guarda la videointervista agli studenti.