Anche se il congresso di Italia Viva potrebbe non destare troppo interesse, almeno a giudicare dal numero dei tesserati, si tratta di un partito che in Irpinia va forte alle urne ed è determinante.
Certo, anche in Campania, il partito tira ma qui ancora di più. Nel 2020 a sostegno del Governatore, Vincenzo De Luca, Iv è stata la terza forza della coalizione con più del 7% subito dopo il Pd, al 16, e la lista De Luca presidente al 13%.
Un risultato più che lusinghiero per una formazione neonata. Hanno eletto quattro consiglieri regionali e oggi sono il gruppo più numeroso d’Italia: oltre al capogruppo Tommaso Pellegrino, con 12mila voti incassati alle regionali, ci sono Vincenzo Santangelo, ottomila preferenze, Francesco Iovino, a quota diecimila, ma di gran lunga il più votato è stato l’irpino Vincenzo Alaia, quindicimila preferenze. De Luca lo ha premiato con la presidenza della commissione sanità regionale.
L’Irpinia è il nocciolo duro dei renziani in Campania. Rappresentano la forza politica più influente insieme al Pd, di cui spesso sono stati avversari, come ad esempio alle elezioni provinciali, schierandosi con Angelo Antonio D’Agostino e contro il candidato dem alla presidenza Rizieri Buonopane.
Con il Pd poi Iv, invece, si è accordata negli enti di servizio. Del resto, democrat e renziani sono tutti nella coalizione regionale che sostiene De Luca: il loro posizionamento dalla stessa parte è naturale anche alle amministrative del prossimo anno.
Dal congresso di Iv potrebbe venire fuori la linea da seguire al comunali di Avellino. Per il momento, il coordinatore provinciale Beniamino Palmieri, sindaco di Montemarano, che assolverà ora il ruolo di presidente del partito irpino, ha detto che i renziani sono pronti a sostenere il centrosinistra contro il sindaco Gianluca Festa. Il veto però è arrivato prontamente da Sinistra Italiana. Non è chiaro come andrà a finire. Però fatto sta che l’apporto di Alaia, potrebbe essere determinante, molto più di quello della Sinistra.