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La Festa Provinciale dell’Unità si è aperta oggi pomeriggio in piazza Roma nel ricordo del Presidente emerito della Repubblica Giorgio Napolitano recentemente scomparso.
Il discorso introduttivo dell’evento, che torna ad animare le piazze sannite, è stato pronunciato dal segretario provinciale  del Partito Giovanni Cacciano, la presidente Rosa Razzano e adl Commissario Giovani Democratici del Sannio Stefano Orlacchio.  

Umberto Ranieri, esponente politico di spicco del PCI prima e tutt’ora del PD, giornalista, docente universitario, molto vicino al Presidente Napolitano con il quale condivideva la militanza nella corrente migliorista che aveva proprio nell’allora deputato comunista napoletano la guida negli anni Ottanta. Ranieri, nel suo appassionato intervento, ha ricordato la carriera politica di Napolitano, che per la prima volta nella storia repubblicana ha ricoperto per due mandati di seguita la massima carica dello Stato e l’ultima volta su esplicito e quasi accorato invito di tutte le forze politiche in Parlamento, compresa Forza Italia di Silvio Berlusconi.

“Napolitano ha sempre lavorato con alto senso di responsabilità al servizio dello Stato e la sua figura sarà ricordata con rispetto ed affetto da quanti hanno a cuore la politica quale esercizio di dignità e senso del dovere. E’ stato un uomo delle istituzioni agli interessi generali del Paese”. Ranieri ha continuato affermando che “Napolitano è sempre stato un punto di riferimento per coloro i quali hanno avuto a cuore le sorti della democrazia nel nostro Paese”.

Il Presidente Napolitano è stato anche il presidente che ha dovuto condividere la grave crisi economica mondiale: “Grazie alla  sua determinazione, la sua  tenacia l’Italia ha evitato il default, riuscendo a trovare una via d’uscita. E’ stata la personalità più rappresentativa che poneva l’esigenza di una svolta riformista. Con lui si poteva discutere di tutto dal teatro alla letteratura. Era molto legato alla realtà di Napoli conosceva la classe operaia”.   

Avvicinato dai giornalisti che gli avevano chiesto un commento sulle accuse formulate da Salvatore Borsellino, fratello del martire di mafia Paolo, circa le presunte indicazioni del Presidente Napolitano alle forze dell’ordine per la trattativa Stato-mafia, Ranieri ha risposto con durezza e fermezza: “Chiacchiere ignobili da parte del fratello di Borsellino. Ha sempre assolto ai propri compiti con rigore e tenacia la battaglia contro il malaffare. Non penso che questi signori possono dire altrettanto della propria storia e della propria vita ad incominciare dal fratello di Borsellino”.

La presidente Razzano ha sottolineato su questa festa ha auspicato: “C’è una forte urgenza di creare un’opposizione al governo di destra del Paese. Il nostro partito deve avere un ruolo importante”.

Il segretario Giovanni Cacciano ha spiegato: “Il Mezzogiorno deve affrontare le questioni del PNRR  e l’autonomia differenziata promossa dalla lega. Non bisogna essere la vittima sacrificale”. Poi ha concluso: “E’ una ripartenza per un nostro lavoro di condivisione. Vogliamo essere un’alternativa”.