Con la delibera del 29 giugno l’amministrazione comunale di Grottaminarda ha determinato per l’anno 2023 l’attuazione di nuovi valori minimi delle aree edificabili di verifica Imu (Decreto Legge n. 201/2011 convertito con Legge n.214 del 22/12/2011).
Con una nota trasmessa il 9 gennaio 2023 (protocollo n. 204) si chiedeva agli uffici comunali di avviare attività di valutazione delle possibili riduzioni dell’incidenza dell’imposizione per le aree considerate edificabili che, a causa di diversi fattori, risultano di ridotta edificabilità restando, conseguentemente, penalizzate rispetto ad altre aree analoghe e gravate di oneri fiscali non congrui in relazione alle effettive potenzialità del lotto.
Pertanto, per motivi di equità fiscale, l’amministrazione comunale ha ritenuto opportuno creare un valore minimo ed un valore massimo al fine di non penalizzare ulteriormente le aree con caratteristiche intrinseche ed estrinseche gravose.
Entro dicembre i cittadini dovranno attivarsi per ottenere le riduzioni.
“Credo che il vero significato della parola ‘amministrare’ – dichiara il vicesindaco Michelangelo Bruno – sia quello di risolvere in maniera tangibile e concreta i problemi di una comunità, soprattutto delle fasce più deboli o di quelle che vengono penalizzate ingiustamente.
La nostra decisione nasce da un profondo senso di equità fiscale che induce a ritenere che per il calcolo del valore ai fini Imu dei terreni edificabili siano considerate le caratteristiche della zona e le peculiarità di ogni terreno come ad esempio l’ubicazione, la concreta possibilità di edificare e la presenza di vincoli.
Abbiamo ritenuto opportuno adottare un valore massimo ed un valore minimo per le aree edificabili e delle percentuali di riduzione da applicare al valore massimo in base alle caratteristiche intrinseche ed estrinseche.
Per tali ragioni ci è sembrato doveroso apportare le suddette modifiche che non andranno comunque ad intaccare le tariffe sulle zone edificabili ma potranno dare un respiro di sollievo a chi possiede terreni edificabili che presentano un valore di mercato nettamente inferiore a quello di analoghi terreni aventi caratteristiche migliori soprattutto quando ubicati in zone più appetibili in termini di edificabilità e godibilità”.