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«Leggiamo in questi giorni del dibattito che si sta sviluppando nella coalizione del PD in vista delle prossime amministrative ad Avellino città e riteniamo opportuno fare qualche considerazione. Il percorso per la costruzione di una alternativa all’attuale amministrazione del sindaco Festa avviata nei mesi scorsi si sta rivelando accidentato e laborioso». Così in una nota Costantino D’Argenio, di Rifondazione Comunista – Unione Popolare

«Noi abbiamo inteso non partecipare sin dall’inizio per una serie di ragioni che abbiamo già illustrato in occasioni precedenti, ma che restano tutte sul tavolo e anzi si rafforzano. Il lavoro programmatico, che pure ha degli spunti condivisibili, non riesce a sopperire alle difficoltà che si incontrano sugli altri aspetti essenziali, dalla definizione del perimetro della coalizione, alla modalità di scelta della candidatura apicale.

A nostro avviso questo avviene per un peccato originale, ovvero che le forze a confronto hanno come collante prevalente l’opposizione a Festa, ma non hanno rimosso il nodo delle responsabilità pregresse degli anni di governo cittadino, di cui il PD porta il peso, nei quali Festa ha potuto prosperare e crescere. In queste condizioni il programma, con buona pace di chi non vorrebbe, serve solo ad “accompagnare i taralli”. Non sarà una grande ammucchiata a scalzare l’attuale amministrazione, come pure la storia recente ci ricorda. Le armate brancaleone sono già state punite nelle urne dagli avellinesi come avvenne con Pizza contro Ciampi.

Il cambiamento radicale di cui la città avrebbe bisogno potrà avvenire solo se si avrà il coraggio di rompere gli equilibri consolidati, di emarginare i ras di quartiere, i portatori di voti senza idee, i servi sciocchi del presidente sceriffo De Luca.

In queste condizioni non possiamo che ribadire la nostra volontà di dare vita ad uno spazio di iniziativa politica alternativo, rinnovando il nostro appello alle forze di sinistra e civiche che vorranno confrontarsi con noi. A partire dalle prossime settimane ci adoperemo per convocare una serie di incontri al fine di concretizzare la proposta».