Cinque autobus riempiti in ogni ordine di posto, altre persone che hanno raggiunto Roma autonomamente per rispondere presente alla grande manifestazione organizzata dalla Cgil nazionale.
La Camera del lavoro Territoriale della provincia di Avellino e 15 associazioni hano risposto presente in massa all’iniziativa organizzata a livello nazionale con altre 100 tra associazioni e comitati con lo slogan «La via maestra- Insieme per la Costituzione» e che ha registrato le presenze, tra gli altri, del Segretarioa Pd Schlein, e il sindaco di Roma Gualtieri, il Presidente del M5S Conte e tanti altri.
La delegazione di Avellino, con in testa il segretario generale Franco Fiordellisi prima della partenza per Roma ha fatto tappa a Baiano, per omaggiare lo storico militante e dirigente Raffaele Lieto che, per una astrale casualità, è scomparso proprio il 7 ottobre di un anno fa. Di recente nel suo paese di origine l’intitolazione della sede cittadina del sindacato
“Se Raffaele non ci avesse lasciato giusto un anno fa sarebbe stato con noi della Cgil Avellino come sempre in piazza”, ha detto il Segretario Fiordellisi prima di continuare il viaggio verso la capitale.
“In piazza per parlare di contratto a partire dal salario e dallo stato giuridico, per dire che c’è’ bisogno dell’impegno e della partecipazione di tutti per modificare la condizione di impoverimento progressivo di tutti coloro che vivono del proprio stipendio.
Nel pubblico impiego ma anche in tutto il complesso insieme del mondo del lavoro precarizzato, privato di diritti e impoverito, a cui rischiamo sempre più di assomigliare col progetto dell’autonomia differenziata“.
“Un percorso-ha ricordato ancora Fiordellisi- che ha visto il coinvolgimento di lavoratori e pensionati che, a partire dal mese di Settembre, il sindacato ha incontrato tantissime persone nelle assemblee tenute nei luoghi di lavoro e nelle leghe dei pensionati per portare all’attenzione di lavoratori e pensionati le proposte della Cgil e l’appello con le associazioni. Una campagna informativa che ha toccato la cittadinanza tutta spostandosi nei comuni con iniziative mirate informative”.
Dal palco di San Giovanni, il Segretario generale Landini ha scaltato la folla dei 200mila accorsi nella capitale da tutta Italia: “Abbiamo il dovere di cambiare il Paese, la società che con scelte sbagliate ha aumentato le disuguaglianze. E’ il momento di uscire dalla rassegnazione, dall’idea che non si può cambiare, che bisogna subire. Cio che ci unisce qui è la Costituzione”, che va “difesa e attuata. Questa è la piazza che vuole unire tutto ciò che è diviso, che vuole cambiare il Paese, questa è la piazza di chi paga le tasse e per questo vogliamo essere ascoltati”. “Andremo avanti su questa strada finché non avremo ottenuto risposte” considerando se necessario “tutti gli strumenti di cui il sindacato può disporre”.
Infine Landini ha ribadito di “non escludere nulla”, neanche lo sciopero generale. Ma, aggiunge, “voglio discutere anche con le altre organizzazioni sindacali e verificare la condizione di prendere delle decisioni insieme”.