“Volendo sgombrare, sin da subito – proseguono – il campo da ogni equivoco e strumentalizzazione, esprimiamo, anzitutto, profonda e convinta fiducia nella Magistratura, consapevoli che saprà accertare la verità dei fatti nel pieno rispetto dei diritti costituzionali degli indagati, auspicando al tempo stesso che vi sia collaborazione da parte del Sindaco, della maggioranza e di tutti gli Uffici coinvolti.
Restiamo decisi sostenitori del principio giuridico della presunzione di innocenza per cui nessun cittadino deve essere considerato colpevole fino a quando la sua responsabilità penale non sia accertata in un giusto processo.
Fatta questa doverosa premessa, dal punto di vista politico non possiamo non restare basiti di fronte agli eventi accaduti lo scorso 4 ottobre e non possiamo non porci più di qualche legittima domanda.
Trattandosi di fatti che si riferiscono a questa consiliatura, la sola ombra dell’eventuale infiltrazione camorristica nella gestione degli appalti nel nostro Comune ci lascia senza parola e ci fa rabbrividire.
Abbiamo atteso per giorni una presa di posizione forte da parte di chi questo Sindaco lo sostiene, ma abbiamo registrato solo un assordante silenzio da parte di quel che resta della maggioranza.
Per questo non possiamo non porre ai componenti della stessa alcuni quesiti: siete disposti a garantire politicamente sulla totale estraneità del Sindaco rispetto ai fatti che gli vengono contestati dalla Magistratura? Cosa pensa di questa indagine il Presidente del Consiglio Comunale, Generale d’Armata dei Carabinieri, umile e convinto sostenitore della legalità e della trasparenza?
Purtroppo, dai fatti riportati dalle cronache giudiziarie, prendiamo atto che il vero cambiamento nel nostro Paese è il sospetto di una infiltrazione camorristica, che sebbene sia ancora tutta da dimostrare rappresenta un’onta per una cittadina che finora la parola “camorra” l’ha solo letta su articoli di giornali e ascoltata in Televisione.
In tempi non sospetti avevamo richiesto ed invocato la sottoscrizione di un protocollo d’intesa con la Guardia di Finanza al fine di assicurare la realizzazione del preminente interesse pubblico alla legalità ed alla trasparenza, rafforzando il sistema di monitoraggio e vigilanza con riguardo all’esecuzione di opere pubbliche o di servizi e all’erogazione di incentivi per cittadini e imprese connessi alla realizzazione del PNRR e di ogni altro finanziamento pubblico, in modo da prevenire e contrastare” – concludono dall’opposizione di San Giorgio del Sannio – ogni condotta illecita lesiva degli interessi economici e finanziari pubblici”.
Leggi anche
Appalti e rifiuti, nuova indagine su ex consigliere regionale