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“E’ la fine di un era”.
Così il gruppo di maggioranza “Uniti per Pratola” guidato dal sindaco Gerardo Galdo a seguito della fuoriuscita di Antonio Aufiero dal consiglio comunale per incandidabilità sopravvenuta-
Ma in realtà siamo simo all’inizio di un lungo percorso di risanamento:  appunto nella seduta di ieri si è dato inizio al riconoscimento di debiti fuori bilancio accumulati in 12 anni di mala gestio- prosegue la maggioranza- Per certi versi l’ex consigliere Aufiero è stato esonerato, vista l’uscita di scena prima di dare inizio all’approvazione del lungo elenco di debiti da approvare, lasciando il pallino in mano ad ex amministratori che pare neanche sapevano di cosa si parlasse.

Unica eccezione le teorie del consigliere Galdo, totalmente estranee ai principi contabili di un Ente Locale, con le quali si cercava di ridicolizzare una questione tanto seria e delicata addossando finanche responsabilità sulla gestione commissariale.

È bene chiarire innanzitutto che la decadenza del consigliere Aufiero è la naturale conseguenza della Legge Severino, dopo il pronunciamento della Suprema Corte di Cassazione, in particolare:

la Prefettura di Avellino, con nota inoltrata a tutti i consiglieri, ha comunicato che per effetto dell’Ordinanza della Suprema Corte di Cassazione, ai sensi della Legge Severino,  Antonio Aufiero decadeva dalla carica di consigliere comunale e di conseguenza, spettava al Consiglio comunale prenderen atto, in quanto organo competente.

infatti all’art. 10, comma 3, è previsto che L’organo il quale ha provveduto alla nomina o alla convalida dell’elezione, cioè il consiglio comunale di Pratola Serra, è TENUTO a revocare il relativo provvedimento non appena venuto a conoscenza.

Orbene, tutti i consiglieri, compresa la minoranza e il neo gruppo “indipendente”(?), erano stati ben informati dalla Prefettura di Avellino, che invitava a provvedere, in tempi brevi, agli adempimenti di competenza. Prendere atto, cioè, della decadenza di Antonio Aufiero e procedere alla surroga con il primo non eletto. Ancora la Prefettura ha chiesto gli venisse comunicata la data di convocazione del consiglio … e “ad avvenuta adozione” ricevere copia della relativa delibera.

Un Atto dovuto verso il quale è comprensibile il comportamento del gruppo “Terra Nuova” che continua la propria battaglia di denigrazione anche di fronte a Sentenze DEFINITIVE del Consiglio di Stato e della Suprema Corte di Cassazione, ma risulta totalmente deplorevole ed ingiustificabile la dichiarazione di fede, letta in aula dal capogruppo
Rossella Favorito, nei confronti di Antonio Aufiero già decaduto come comunicato con nota protocollata dalla Prefettura di Avellino.

Il capogruppo Favorito, per “giustificare” la propria astensione, ha letto e consegnato agli atti una nota nella quale si dichiarava, udite udite, “la condanna non c’è stata”, “è una situazione surreale e anche un po’ ridicola”, per poi concludere con sdolcinati appelli al confronto, e ci chiediamo quali visti i continui interventi fuori tema, nonché richiami alla legalità e alla volontà popolare, in totale contrasto con il dettato legislativo e a quanto comunicatogli da Palazzo di Governo di Avellino.
Una astensione premeditata e probabilmente concordata per dare l’assist all’ultima invenzione di Aufiero che già nei giorni precedenti veniva annunciata, quella cioè di non computare il sindaco nella maggioranza assoluta.
E allora è giunto il momento, e ci auguriamo venga fatto già nel prossimo consiglio, che i consiglieri Rossella Favorito e Salvatore Perri, dichiarino apertamente se sono veramente “Indipendenti” oppure svelino da CHI dipendono, visto l’indecoroso spettacolo che hanno offerto in Aula.
Un Augurio di buon lavoro va al consigliere Bianca Galdo, subentrata in quanto prima non eletta nella lista “Terra Nostra”