“Questa Amministrazione comunale continua a navigare nell’improvvisazione. Non ha un progetto, non sa dove vuole andare, non sa che sviluppo dare a Pago Veiano. Si vive alla giornata, e si vive pure male”. Lo fa presente in una nota stampa il Capogruppo dell’opposizione consiliare di Pago Veiano, Giovanni Carpinone.
“Il nostro paese – prosegue – sta vivendo da anni una situazione di progressivo degrado, un tunnel senza fine di incapacità amministrativa che ha reso il nostro territorio la cenerentola della provincia. E questo ci addolora profondamente perché mortifica le potenzialità del territorio e quelle della sua gente. Il sindaco è, come noto, coinvolto in una vicenda giudiziaria molto dedicata e per circa un anno è stato sospeso nell’esercizio della sua funzione pubblica dal Prefetto. Tuttavia, con il suo ritorno, le cose non sono assolutamente migliorate. Anzi. Si continua a navigare a vista, a brancolare nel buio di una Maggioranza disgregata. Una maggioranza che resta unita solo formalmente per continuare a coltivare i personali orticelli a discapito dell’interesse collettivo dello sviluppo della Comunità. Questo spiega perché nessuna presa di distanza sia venuta dai consiglieri comunali, in ispecie da quelli che vestono le divise delle Forze dell’Ordine. L’importante è restare ancorati alla poltroncina, avvinghiati con le mani e con i piedi unicamente per tutelare le proprie posizioni. E così si continua ad andare avanti, a trascinarsi stancamente avanti. La peggiore squadra di Governo che Pago Veiano abbia mai avuto. E qualcuno si permette anche di fare richiami all’opposizione: qualche settimana addietro ci hanno contattato loro per organizzare una sfiducia al sindaco. Ora (sui social) parlano di solidità della maggioranza.
Si dimettano, non solo per la vicenda giudiziaria ma per la loro conclamata incapacità di gestire il paese. Anche l’ingegnere che era stato recentemente assunto ha rassegnato repentinamente le sue dimissioni, ci domandiamo il perché. Dodici anni di nulla, di lavori fatti male, di lavori incompiuti, la rete idrica disastrata, la Strada provinciale 58 che è un campo minato, la scuola demolita e non più ricostruita – ennesima cattedrale nel deserto – Politiche sociali non pervenute, giovani dimenticati dopo essere fatti costantemente oggetto di proclami elettorali. La zona industriale fatiscente, il campo sportivo abbandonato con la impossibilità di essere adoperato, nessuna riqualificazione, una piscina ereditata dalle precedenti amministrazioni e lasciata a marcire infruttuosamente, l’intuizione raccapricciante di realizzare un’isola ecologica in pieno centro, nessun argomento rispetto all’agricoltura, l’indifferenza rispetto alle possibilità della Comunità Montana.
Non avete realizzato nulla, restate insieme solo per qualche spiccio ritorno di tipo personale. Limitatate i danni, dimettetevi. E – conclude Carpinone – lasciate la possibilità a chi realmente ama Pago Veiano di poter dare vita ad un progetto di rilancio”.