Terzo impegno ravvicinato per il Benevento. Dopo il pari di Caserta e la vittoria interna con il Taranto, la formazione di Matteo Andreoletti affronterà domani sera (ore 20:45) il Brindisi. Gara che si giocherà a Picerno a porte chiuse, causa l’indisponibilità dello “Iacovone” di Taranto. Il tecnico giallorosso è intervenuto questa mattina in conferenza stampa per fare il punto della situazione.
Condizione – Giocare settimana per settimana potrebbe essere un vantaggio, in questo momento non c’è miglior allenamento della partita. La condizione è buona, stiamo cercando di recuperare quanti più giocatori possibili.
Terranova – Ha avuto un piccolo problemino muscolare che verificheremo nelle prossime ore. Credo che non sia nulla di preoccupante, ma non sarà a disposizione per la partita di domani.
Sistema – C’è la volontà di mettere in campo la formazione migliore, ma questo aspetto va abbinato al piano gara. Si fanno delle scelte, cercando di fare meno errori possibili. In questo momento possiamo essere un po’ più egoisti, ma ci baseremo sempre su un avversario che ha delle qualità. Non sono un patito dei numeri, adesso conta mettere quanti più giocatori di qualità e nelle migliori condizioni in campo.
Agazzi – E’ un giocatore importantissimo, chi lo sta sostituendo non lo sta facendo rimpiangere. Può ricoprire più ruoli, non avrà problemi a inserirsi nei meccanismi della squadra. Un passaggio importante è stare con la squadra, sono convinto che sarà a disposizione già da questa gara. Non avrà minutaggio, probabilmente non giocherà ma sarà importante stare con i compagni e vivere la partita.
Karic – Può ricoprire più ruoli, dove serve gamba e inserimento può giocare. Il ruolo da mezzala in un centrocampo a tre è quello più naturale, ma può essere un’arma importante per questa squadra. Col Taranto, giocando da quinto, ha fatto molto bene. Ci da tante situazioni, giocatori così fanno le fortune di un allenatore. Cambierà spesso ruolo.
Riposo – In questo momento stiamo ragionando al contrario. Le partite sono la parte più allenante. Pinato fa del dinamismo la sua qualità, non è ancora in condizione e se vogliamo recuperarlo dobbiamo farlo giocare. Con lo staff stiamo ragionando in quest’ottica.
Brindisi – Per quanto abbiamo visto, è una squadra che non disdegna il palleggio. Mi aspetto una partita diversa rispetto a quella con il Taranto, sappiamo che il Brindisi può metterci in difficoltà e dovremo lavorare meglio in fase di non possesso.
Porte chiuse – Per una squadra come il Benevento sappiamo che sarà uno svantaggio. I nostri tifosi sappiamo quello che possono darci, poi si sta creando la giusta alchimia. Ci mancheranno i nostri tifosi, non avremo il nostro dodicesimo uomo in campo.
Rientri – Ciano è venuto in panchina col Taranto ma conoscevo i rischi. Sta lavorando e abbiamo bisogno di ritrovarlo perché è uno di quei giocatori che sposta gli equilibri e può cambiare le partite. Ciciretti ha qualità simili, stiamo cercando di fare il possibile per metterlo in campo il prima possibile. Non è al cento per cento, mi piacerebbe di utilizzarlo nei minuti finali delle gare anche se spero non ce ne sia bisogno. Su Alfieri puntiamo molto, può ricoprire più ruoli e può giocare soprattutto davanti alla difesa. Conto di far aumentare il minutaggio di tutti, sfruttando le prossime gare compresa quella di Coppa Italia.
Crescita – Questo girone è complicatissimo, c’è un sostanziale equilibrio. Non credo ci sarà il Catanzaro della situazione. Ogni partita è complicata, sappiamo lo spirito con cui ci affrontano gli avversari. Sarà così anche per il Brindisi, una squadra con un’organizzazione ben chiara e che sa cosa fare con la palla. E’ una squadra ben allenata. Abbiamo bisogno di crescere come squadra, la vittoria è un palliativo, noi abbiamo bisogno di abbinare al successo una crescita di squadra. Vorrei vedere una crescita dal punto di vista della manovra, consapevoli che sarà più difficile avere il dominio della partita. Il Brindisi non ci concederà nulla e ci saranno momenti in cui dovremo soffrire.
Consapevolezza – Ritornare a convincere la gente è forse l’obiettivo più importante della stagione. L’anno scorso non c’ero, ho sentito parlare e so che è stato disastroso. Possiamo crescere, migliorare e portare più tifosi allo stadio. La città si deve riconoscere in una squadra, è l’obiettivo più importante. Poi non sono ipocrita, sono qui per vincere le partite. Non siamo favoriti in questo momento perché tanti giocatori di qualità sono fuori o non in condizione. Questo è calcio vero, non è la play station. Tra qualche settimana, forse, potremo dire quale sarà l’obiettivo del Benevento.
Approccio – E’ fondamentale, dai primi minuti dei far vedere quanto vali. Dobbiamo approcciare le gare con umiltà e voglia. So che molti giocatori sono abituati ad altri palcoscenici, diventa fondamentale il lavoro settimanale e trovare gli stimoli giusti. In questo campionato non si può giocare solo di fioretto.
Berra – I difensori e il portiere sono i primi a dover avere personalità in manovra. In questo momento è eccezionale dal punto di vista difensivo, si sta prendendo delle responsabilità in fase di manovra. Ha ampi margini di crescita, ma come lui anche Capellini che potrebbe diventare il regista di questa squadra o Pastina che ha un piede da categoria superiore. Dobbiamo crescere in personalità.
Improta – Non sarà convocato, è quello un po’ più indietro. Speriamo di averlo quanto prima, non siamo lontani dalla convocazione. A Benevento ha ricoperto tanti ruoli, è lo stesso discorso fatto per Karic. Può fare benissimo il quinto, nell’ottica di una difesa a tre che adesso è la nostra certezza. Altrimenti può fare la mezzala per gamba a e tempi di inserimento.
Lavoro – Difficilmente sono soddisfatto del lavoro. In questo momento non sono soddisfatto. Ho grande stima della mia squadra, dei miei calciatori e di come lavorano in settimana. Considerando questi aspetti, mi sarebbe piaciuto essere più avanti. Credo che potremmo fare molto meglio. Se non è successo è solo responsabilità mia. Questa squadra ha giocatori forti e mi piacerebbe vederli esprimere come mi piace.
Insidie – Vediamo di interrompere la serie negativa fuori casa. Arriviamo da una stagione in cui si è vinto poco e perso troppo. Il primo obiettivo, in casa o in trasferta, era toglierci di dosso questa abitudine. In trasferta cambia, prima di tutto il campo, fondi come il nostro non se ne trovano. La seconda è il pubblico, i nostri tifosi spostano equilibrio. Non ero abituato a questo fattore, ma in questo girone giocare in casa o in trasferta fa la differenza. A volte ci viene un po’ il braccino perché questa squadra si è abituata a perdere, dobbiamo toglierci la paura. In casa sta andando meglio, ci riusciremo anche in trasferta.