A Caivano serve “un esercito di maestre”, come proposto provocatoriamente dal direttore di Svimez Luca Bianchi? “Sì, questo è un altro aspetto critico“, ha risposto Gaetano Manfredi, sindaco metropolitano di Napoli, a margine del convegno ‘Un paese due scuole. La dispersione scolastica in Italia’ oggi a Firenze.
“Caivano come molti comuni dell’hinterland napoletano soffre di una carenza storica di personale”, ha detto Manfredi, spiegando di aver chiesto “una deroga che gli consenta di assumere assistenti sociali e maestri, perché con i numeri che abbiamo adesso attività concrete non si possono realizzare”.
In generale, ha sottolineato il sindaco, “è molto importante la presa in carico dei ragazzi, loro e delle loro famiglie, perché poi c’è anche un tema di marginalità sociale complessiva che impatta fortemente sulla frequenza scolastica, come abbiamo evidenziato nell’analisi che abbiamo fatto. E’ molto importante che questa presa in carico da parte dei servizi sociali sia fatta in maniera molto intensiva, perché solo in questo modo si possono ridurre le percentuali di dispersione scolastica che sono molto elevate”.
“Sono preoccupato perché in passato, laddove sono stati aperti questi Cpr, alla fine non è che in 18 mesi si risolvono i problemi: non vorrei che si creassero dei lager che poi alla fine creano più conflitti e problemi di quelli che si vogliono risolvere, su questo mi muoverei con grande attenzione”.
“Dobbiamo partire da una constatazione – ha proseguito – questi fenomeni migratori sono epocali, e tutti i governi sono in difficoltà. Quello che credo è che dobbiamo un po’ dire la verità alle persone, e cioè che l’idea che noi possiamo fermare questi fenomeni migratori è un’idea impossibile, quello che ci vuole è da un lato una programmazione perché l’Europa ha bisogno di più persone, più lavoratori e di più famiglie, quindi bisogna aumentare i flussi regolari. Ma ci vuole anche più coesione europea: L’Italia non è la frontiera di se stessa, è la frontiera d’Europa, quindi un’Europa vera e seria si fa carico di questi problemi in maniera condivisa”.
“Quello che mi preoccupa di più sono i nostri piani di recupero sulle periferie, i piani urbani integrati“, perché “per noi quelle sono delle priorità che oggi sono messe in discussione dalla riprogrammazione del Pnrr”. Lo ha affermato Gaetano Manfredi, sindaco di Napoli, a margine del convegno ‘Un paese due scuole. La dispersione scolastica in Italia’ oggi a Firenze. “Noi abbiamo già aperto i cantieri, non ci possiamo fermare, i cittadini non lo accetterebbero mai”, ha sottolineato.
Manfredi ha ricordato che “abbiamo dei progetti molto importanti che riguardano Scampia, Taverna del Ferro, Viviani, Ponticelli, realtà molto popolose dove ci sono enormi problemi di marginalità sociale. Come abbiamo già visto in altri casi, laddove si interviene con una riqualificazione urbana molto intensa, le realtà e le prospettive delle persone cambiano in modo molto radicale”.