Nelle settimane scorse ha citato Ennio Flaiano (“La situazione è grave ma non è seria”), questa volta ha tirato in ballo Ignazio Silone (parlando di “Odierna Fontamara del Sannio”): il sindaco del Comune di Vitulano (Benevento), Raffaele Scarinzi, fa ricorso alla letteratura, ad aforismi e paradossi per denunciare le conseguenze derivanti dal sequestro di un ponte che collega la frazione di Ponterutto al suo paese. E ora rende noto che la gente della frazione promuove una ‘festa’ per accendere i riflettori su quanto sta accadendo. “La burocrazia mette in ginocchio i cittadini e la gente si difende come può ricorrendo anche alla fantasia: neppure l’episodio, da me denunciato qualche settimana fa, di un’ambulanza costretta a violare i sigilli del ponte sequestrato per soccorrere un’anziana ha smosso le autorità competenti. E allora i cittadini rispondono con una festa per protestare a colpi di sapori tipici” racconta all’ANSA. Alla fine di agosto il primo cittadino del Comune sannita ha lanciato un SoS alle istituzioni coinvolte e alla magistratura per tentare di sbloccare l’impasse legato al sequestro dell’opera, “una situazione – spiega – che di fatto isola la frazione rendendo quasi impossibili le cure agli ammalati; il cosiddetto ‘percorso alternativo’ presenta grandi difficoltà”.
Ora la vicenda si sposta sul terreno della protesta con ‘La Festa della contrada di Ponterutto’ prevista sabato e domenica, 30 settembre e primo ottobre: “Siamo nella terra del ‘Bue Apis’, frutto di uno dei pochi vigneti al mondo sopravvissuti alla fillossera del 1860. Siamo nella terra del lavoro duro che non produce ricchezza ma eccellenze enogastronomiche. Siamo nella odierna ‘Fontamara del Sannio’ dove la burocrazia colpisce più dell’alluvione, contro gli sforzi dei cittadini e del Comune per riprendere la normalità” afferma il sindaco Scarinzi che ricorda come sulla questione si sia in attesa “di una decisione della magistratura sannita e anche della Cassazione mentre si rimpallano la competenza Genio Civile e Consorzio di Bonifica Sannio Alifano sulla convalida dell’idoneità idraulica dell’opera già accertata”. Scarinzi aggiunge: “In questo quadro la popolazione risponde con una festa mentre si assiste ad un corto circuito tra le istituzioni, una querelle cominciata dopo il 20 gennaio scorso quando un’alluvione distrusse una strada e il Comune realizzò in somma urgenza un percorso alternativo ultimando un ponte costruito nel 1999 e rimasto incompiuto. Ora ci sarà una ‘rivolta festosa’, una specie di sagra con ‘Aglianico a Piede Franco’ da vigna bicentenaria, cecatielli al sugo ‘riposato’, salsiccia rossa e pecorino”. “Ribadisco quanto affermato in precedenza: non entro nel merito di valutazioni che spettano ad altri organi; dico solo che occorre sbloccare al più presto questa situazione che penalizza i più deboli – conclude – e faccio nuovamente appello alle autorità: si rischia di morire di burocrazia”.