Il centrodestra sembra aver già trovato un nome da proporre nella corsa per conquistare la fascia tricolore nella città di Avellino. Si tenta l’intesa tra i partiti anche se la decisione finale non è arrivata: ci sarà tra qualche settimana, ma intanto si accelera perché ormai il tempo stringe e alle urne – che si apriranno il prossimo 9 giugno, in concomitanza con le Europee – mancano poco più di otto mesi.
Il nome del candidato è al vaglio dei vertici cittadini di Fratelli d’Italia, Lega, Forza Italia e Udc, rappresentati rispettivamente da Vincenzo Quintarelli, Maria Elena Iaverone, Anna Vecchione, Carmine Losco.
La decisione toccherà poi a Giovanni D’Ercole, vice commissario provinciale irpino per il partito della premier Giorgia Meloni, a Salvatore Vecchia (sindaco di Cassano) per il Carroccio, a Carmine De Angelis (sindaco di Chiusano), coordinatore di Forza Italia, e a Gennaro Romei per l’Udc.
Infine i vertici regionali e nazionali.
Ma se il centrodestra irpino, ovvero gli esponenti di partito, è pronto a indicare un candidato che sia espressione della coalizione, non è detto che dello stesso avviso sia un altro pezzo del centrodestra più vicino all’onorevole Gianfranco Rotondi, deputato eletto nelle file di Fratelli d’Italia ma ex centrista, ad e Angelo Antonio D’Agostino, dirigente nazionale di Forza Italia, e a Livio Petitto, consigliere regionale, capogruppo di Moderati e Riformisti a Palazzo Santa Lucia.
I tre potrebbero puntare invece direttamente sul nome del sindaco di Avellino, Gianluca Festa, quindi spingere affinché già al primo turno il centrodestra converga su di lui. Rotondi ha dichiarato che il dialogo con il sindaco è possibile. E D’Agostino e Petitto sono sponsor della maggioranza di Palazzo di città. Per loro non sarebbe una novità. La questione è un’altra: che ne diranno i partiti di centrodestra? Resterebbero un po’ defilati se il protagonista fosse Festa.
Ecco perché Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia vogliono farsi trovare pronti e chiudere prima possibile su un candidato che possa rappresentarli, che non sia Festa, almeno al primo turno.