Il prefetto di Avellino, Paola Spena, risponde alla lettera del 15 settembre con la quale il Presidente del Consorzio ASI comunica ai curatori fallimentari che, a causa di vincoli di carattere giuridico, il Consorzio non può procedere all’acquisizione dell’azienda del CGS.
“Al riguardo si deve richiamare in primis quanto emerso lo scorso 18 luglio, nel corso dell’ultimo dei numerosi tavoli tenutisi presso questa Prefettura, alla presenza degli enti e degli organi interessati, per favorire ogni possibile soluzione a salvaguardia dei livelli occupazionali. In quell’occasione i curatori del fallimento CGS hanno assegnato al Presidente del Consorzio ASI il termine del 15 settembre per assicurare la disponibilità a garantire la continuità del servizio quale ente pubblico deputato alla gestione degli impianti di depurazione e smaltimento finora svolta dall’Asidep, e si sono dichiarati disponibili a valutare ogni eventuale proposta del consorzio ASI per la cessione di attività e rapporti pendenti, in particolare dei rapporti di lavoro afferenti i dipendenti oggi in carico alla Asidep srl”, si legge.
I Curatori hanno rappresentato che, decorso inutilmente il suddetto termine, avrebbero provveduto alla retrocessione del compendio e contestuale consegna all’ASI degli impianti, con l’attivazione delle procedure per lo scioglimento dei rapporti pendenti ed in particolare dei rapporti di lavoro dipendente.
In quella stessa sede il Presidente di Asi ha segnalato la delibera del Consiglio Direttivo del Consorzio del 13 luglio u.s, che, peraltro, prevede di garantire, nelle more della conclusione della procedura di gara pubblica, la prosecuzione del servizio in via d’urgenza.
Il medesimo Presidente ha espresso, altresi, la volontà di assorbire, per l’espletamento di tale attività, una quota di lavoratori pari a circa 30 unità. Infine, da quanto si è appreso da contatti con gli uffici della Commissione di Garanzia per l’attuazione della legge sullo sciopero nei servizi pubblici essenziali, non risultano ad oggi forniti né dal Consorzio ASI né dalla società ASIDEP srl gli elementi sufficienti per poter considerare il servizio depurativo in parola quale servizio pubblico essenziale, riconducibile alle procedure di cui alla legge 146/90.
Alla luce di quanto sopra, nell’evidenziare gli impegni assunti da ASI, si conferma la disponibilità, come sempre assicurata, a tenere aperto il tavolo instaurato a suo tempo presso questa Prefettura che, come noto, è funzionale, in ogni caso, all’azione di mediazione di specifica competenza prefettizia, finalizzata a favorire il confronto tra le parti per addivenire a positive soluzioni delle vertenze di lavoro. Non potrà essere, quindi, l’occasione per iniziative proprie di altre sedi.