E’ stato fissato l’appello al riesame per Nico Iannuzzi e Luca Sciarrillo, i due presunti autori dell’omicidio di Roberto Bembo tragicamente morto il giorno di capodanno del 2023, a seguito delle coltellate ricevute per una banale lite.
La discussione è fissata per il 27 ottobre davanti ai giudici del Tribunale di Napoli dopo che il pubblico ministero Vincenzo D’Onofrio aveva impugnato il provvedimento disposto dal Gip Fabrizio Ciccone di attenuazione della misura carceraria con gli arresti domiciliari e braccialetto elettronico.
Una decisione, quella del Gip che aveva provocato una serie di reazioni a catena, sino alla manifestazione di piazza organizzata dagli amici di Robertino, oltre all’affissione davanti al Tribunale di Avellino della striscione con la scritta: “Giustizia per Roberto. Vergogna”, che al momento ha messo due indagine due persone.
Gli Agenti della Squadra Mobile della Questura di Avellino, infatti, hanno proceduto alla notifica della Informazione di Garanzia nei confronti di un23enne e di un 28enne, entrambi di Avellino e residenti in Mercogliano, indagati, all’esito degli accertamenti effettuati, in concorso con altri soggetti in corso di identificazione, di aver apposto, nello scorso mese di luglio, sulla porta carraia del Palazzo di Giustizia di Avellino uno striscione offensivo recante la scritta: PRETENDIANO GIUSTIZIA.. VERGOGNA”. Il manifesto era stato affisso in occasione della scarcerazione, disposta dal GIP del Tribunale di Avellino.
Oltraggio a un corpo politico, amministrativo o giudiziario -questa l’ipotesi di reato a carico dei due indagati per aver partecipato al sit-in organizzato dopo il provvedimento di attenuazione della misura cautelare nei confronti dei presunti autori dell’omicidio del giovane. Secondo l’imputazione provvisoria con lo striscione affisso davanti al Tribunale avrebbero di fatto offeso il prestigio dell’Autorità Giudiziaria. Gli accertamenti per identificare gli altri autori sono ancora in corso da parte della Polizia.