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“Gli spari che ci sono stati l’altra notta vanno interpretati, bisogna capire se c’è una lotta tra i clan, se è stata la maledetta droga. Perché una cosa va detta con grande chiarezza: il Parco Verde è diventato una delle più grandi piazze di spaccio d’Europa e la vengono a comprare i napoletani professionisti, quelli con la cravatta, la camicia, quelli che poi vengono chiamati dottori”. Lo ha detto Don Maurizio Patriciello, parroco del Parco Verde di Caivano, oggi al Consiglio comunale di Napoli per un incontro della commissione anticamorra della Campania. “Vengono a comprare la droga a Caivano – spiega ancora il parroco – da Caserta sempre i professionisti. E anche se guardi gli ultimi due morti per overdose vedi che uno era di Cicciano e l’altro di Maddaloni, nessuno di Caivano”. 

“Il discorso della pericolosità della droga venduta al Parco Verde va fatto anche sulle bambine stuprate. Perché dobbiamo pensare che abbiamo toccato in questi anni anche il punto del dramma della pornografia, alla quale i bambini possono accedere ad ogni ora del giorno e della notte, senza che nessuno li controlli”, ha detto Don Maurizio Patriciello. Il parroco del Parco Verde sottolinea quanto la pornografia online “viene vista dai bambini – ha detto – senza discernimento e che tanto male fa a questi bambini. Oggi dobbiamo anche ragionare che chi produce la pornografia sono gli adulti, chi consuma la pornografia sono gli adulti e chi ha fatto la pornografia sono gli adulti. Chi sono le vittime? I bambini. E allora tutti dovremmo dire che la colpa è anche nostra e facciamo qualche cosa per andare incontro a questi bambini. Ho parlato di questo con il ministro per le Pari opportunità e la famiglia, Eugenia Roccella, di portare avanti questa battaglia, lei sa che io sono accanto a lei e se devo chiedere anche alle pornostar e ai pornostar di venirci incontro, lo faccio. Siamo per l’amore di questi bambini e dobbiamo usare tutto”.