Problemi per la qualità dell’aria nell’area industriale di Ponte Valentino: lo ha riscontrato la presidenza del Consorzio che la gestisce e che ha provveduto ad avvertite l’Asl e Arpac della situazione venutasi a creare alla confluenza del Tammaro nel Calore e dintorni. Sono state monitorate presenze anomale nei valori tabellari di acido solfidrico e biossido di azoto con lo sforamento dei valori tabellari per 5 giorni seppur in maniera contenuta.
Il presidente dell’Asi di Benevento Luigi Barone nel corso di una conferenza stampa convocata nella sala conferenze del Centro Servizi Collettivi nell’agglomerato ha reso pubblico un rapporto sulle rilevazioni eseguite negli ultimi 21 giorni per la qualità dell’aria in tre diversi punti del territorio industriale dell’Asi. Le aree monitorate sono state: quella adibita all’hub vaccinale ai tempi della emergenza Covid con lo sforamento seppur modesto del biossido di azoto per circa 5 giorni; quella del distributore di metano. A causa dell’estensione spaziale dell’agglomerato i tre diversi punti di registrazione delle anomalie non consentono di avere un chiaro quadro generale della situazione.
Barone, che era attorniato dai Consiglieri dell’Asi e da alcuni tecnici, ha affermato che le rilevazioni sono state condotte da un team di esperti cui la stessa Asi aveva affidato il monitoraggio, dopo aver ricevuto alcune segnalazioni di presunte anomalie. Il presidente ha precisato che tra quanti gli hanno segnalato tali problemi v’era anche il consigliere comunale di maggioranza Marcello Palladino, presente alla conferenza stampa.
A giudizio di Barone, i problemi riscontrati sembrerebbero circoscritti a tre precisi punti dell’agglomerato, ma, in ogni caso, ha precisato il Presidente, ha ritenuto di dover segnalare alle Istituzioni sanitarie e quelle ambientali preposte quanto riscontrato dal team tecnico incaricato dall’Asi per consentire lo svolgimento dei dovuti accertamenti ufficiali.
Il monitoraggio di 3 settimane, che come è stato più volte sottolineato, è stato avviato dall’Asi in piena autonomia, può comunque lasciare il campo, a giudizio del presidente, ad una prima conclusione abbastanza rassicurante: infatti Barone ha chiarito: “La qualità dell’aria nell’area industriale è abbastanza buona; non ci sono particolari preoccupazioni. Gli sforamenti registrati non appaiono gravi”
Il Presidente ha aggiunto: “Abbiamo fatto controlli per oltre 20 giorni, un periodo abbastanza indicativo per capire cosa accade. Sappiamo benissimo che questo è un parco industriale e non un parco acquatico o di giochi. Ci sono aziende produttive. Non ci deve essere dunque allarme, ma è evidente che, se a lungo andare se questo fenomeno dovesse persistere, si potrebbero creare problemi. Dobbiamo capire del perchè ci sono stati sformanti di biossido di azoto. Sono limiti contenuti ma bisogna capire la provenienza di queste anomalie”.