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Inagibile e transennata per anni dopo che nel 2018 la caduta di calcinacci e pezzi di cornicione la resero pericolante, finalmente la Chiesa di San Generoso è tornata al suo antico splendore.

Si tratta di uno dei più antichi edifici religiosi di Avellino, ubicato in via Francesco Tedesco, adiacente all’ex Convento San Generoso  oggi sede del Comando dei Vigili Urbani, dove in epoca remota esisteva un Tempio pagano, su cui era stato edificata l’antica Chiesa di S. Maria Rotonda.

Sulle rovine dell’ultimo edificio religioso citato, nella prima metà del XVI secolo, venne eretto il Monastero dei Padri Agostiniani e la Chiesa di S. Spirito per iniziativa della Contessa Maria de Cardona.
Verso il 1750, sotto il Vescovo Felice Leone fu necessario un profondo intervento di ristrutturazione, che vide l’erezione del sepolcro del citato Vescovo nella Chiesa di S. Spirito. Nel 1832, infine, la denominazione della Chiesa divenne “Chiesa di S. Generoso”.

Questa volta è stata ancora una volta la “mano del Vescovo di Avellino, Arturo Aiello, (LEGGI QUI)  a fare in modo che la Chiesa tornasse al suo antico splendore, così come sta facendo con la Diocesi di Avellino per tanti altri luoghi di pregio della città, su tutti il Palazzo Vescovile e la Cattedrale del Duomo.

Terminati i lavori di rifacimento, da ieri l’edificio è stato liberato dalle impalcature e la facciata riappare splendente a tinte bianche e gialle.

A rendere ancora più significativa l’immagine della Chiesa liberata dalle impalcature, è la prospettiva che fornisce tutta via Francesco Tedesco, la porta Est della città di Avellino.

In questo caso su attività dell’amministrazione comunale finalmente comunciano a vedersi i primi segnali tangibili della “nuova vita” di una delle parti fino a qualche anno fa degradate dalla città.

A partire da Piazza Castello, dove finalmente sono arrivati allo sprint finali i lavori di rifacimento dell’agorà ma soprattutto è partito il più vasto intervento di rigenerazione urbana dell’arteria che arriva a Borgo Ferrovia, passando per Corso Umberto I, via Francesco Tedesco, Largo Santo Spirito, compresa la cancellazione dei cosiddetti “buchi neri” del post-terremoto.

Guà da qualche mese a corso Umberto I sono iniziati i lavori relativi al primo stralcio del programma. Quasi un milione l’investimento in corso per strade con pavimentazione intelligente, parcheggi, illuminazione e verde attrezzato, nell’ambito del Sistema Integrato di accesso turistico alla Smart city.

E come dice un antico adagio, “chi ben comunicia è a metà dell’opera”.