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Ancora telefoni cellulari sono stati rinvenuti dagli agenti della polizia penitenziaria nel carcere di Carinola ed in quello di Salerno. Lo fa sapere Tiziana Guacci, segretario regionale per la Campania del Sappe. A Carinola il telefono è trovato nella disponibilità di un detenuto al rientro da un permesso. Il detenuto per sottrarsi ai controlli, riferisce sempre la rappresentante sindacali, si è ferito con un pezzo di plexiglass e i cinque agenti intervenuti per riportare la situazione alla calma hanno dovuto recarsi in infermeria per le cure del caso. A Salerno, invece, durante una perquisizione “sono stati rinvenuti due telefonini ben occultati sotto una piastrella”. Donato Capece, segretario generale del Sappe, evidenzia come i rinvenimenti a Carinola e Salerno “fanno comprendere come l’attività di intelligence e di controllo del carcere da parte della Polizia penitenziaria diviene fondamentale. Questo deve convincere sempre più sull’importanza da dedicare all’aggiornamento professionale dei poliziotti penitenziari, come ad esempio le attività finalizzate a prevenire i tentativi di introduzione di droga in carcere, proprio in materia di contrasto all’uso ed al commercio di stupefacenti”. “Penso anche – aggiunge – che la Polizia Penitenziaria debba disporre di un Nucleo di poliziotti penitenziari specializzati ed esperti nell’utilizzo e nella gestione dei droni sia in ottica preventiva che dissuasiva dei fenomeni di violazione degli spazi penitenziari o di introduzione di materiale illecito di qualsiasi natura”.