Una delegazione del Direttivo regionale di ANPCI Campania, guidata dal presidente Zaccaria Spina e composta dai sindaci Giuseppe Moriello (San Nicola Baronia), Costantino Peccerillo (Casola di Napoli), Giuseppe Addabbo (Molinara) e dal vice-sindaco di Atrani Michele Siravo, oltre che dal presidente di Svimar Giacomo Rosa, ha partecipato ad una importante audizione della IV Commissione Consiliare Permanente della Regione Campania, presieduta da Luca Cascone, in merito a “Modifiche alla Legge Regionale 22.12.2004 n.16 recante Norme sul Governo del Territorio“.
“Pur concordando con lo spirito della redigenda legge, abbiamo illustrato il nostro punto di vista sul delicato argomento – spiega il presidente Spina – evidenziando in primis la necessità di paventare un ‘doppio binario’ normativo che consenta di diversificare la regolamentazione dei comuni fino a 5mila abitanti (che sono la stragrande maggioranza in Campania ovvero circa 350 su 500) rispetto a quella dei grandi agglomerati e delle Città Metropolitane. Abbiamo evidenziato la necessità di ridurre, non di far proliferare competenze. I Comuni di minore dimensione, già oggi sono soggetti a tanti passaggi burocratici che spesso risultano nella migliore delle ipotesi assolutamente inutili. Ciò che si chiede è lo snellimento e/o l’eliminazione di tante procedure o quanto meno mettendo mano anche a norme sulla cosiddetta ‘Edilizia Libera’ vista l’esigua entità di nuove costruzioni e la necessità di poche, parziali modifiche all’esistente. Così come si ritiene utile tenere in considerazione le diversità e non assoggettarle alle stesse norme. Parliamo di contesti sociali, economici, ambientali totalmente diversi, come diversa è l’operatività delle strutture degli enti comunali per l’impoverimento di piante organiche e via discorrendo”.
“Abbiamo altresì fatto rilevare – prosegue Spina – che alcune competenze riconducibili a quelle Regionali potrebbero essere trasferite o delegate alle competenze comunali oppure ad Enti sovra-comunali quali le Comunità Montane che trovano riconoscimento nello statuto della Regione Campania e rappresentano l’Ente locale intermedio con un ambito territoriale ottimale per soddisfare il modo snello e veloce tante esigenze e necessità dei singoli comuni.
Abbiamo altresì fatto rilevare che alcune competenze riconducibili a quelle Regionali potrebbero essere trasferite o delegate alle competenze comunali oppure ad Enti sovracomunali quali le Comunità Montane che trovano riconoscimento nello statuto della Regione Campania e rappresentano l’Ente locale intermedio con un ambito territoriale ottimale per soddisfare il modo snello e veloce tante esigenze e necessità dei singoli comuni”.
I rappresentanti dell’Associazione Nazionale dei Piccoli Comuni si sono dichiarati disponibili a far pervenire nel merito proposte e suggerimenti in ordine ai singoli articoli, ma solo se dovesse riscontrare un’apertura per la modifica dell’impianto normativo della legge che dovrebbe considerare la diversificazione delle previsioni.
Nel corso della giornata, la delegazione ANPCI ha altresì incontrato il presidente della Prima Commissione Consiliare Permanente della Regione (per intendersi quella di riferimento per gli enti locali) Peppe Sommese, “con il quale – precisa Spina – abbiamo cominciato a discutere su come riprendere le attività relative alle problematiche degli enti locali”. “Abbiamo colto l’occasione – conclude – per invitare il presidente Sommese ad una riunione del prossimo Direttivo regionale di ANPCI, che potrebbe tenersi nello splendido scenario del comune di Atrani, suggestivo centro della Costiera Amalfitana”.
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Piccoli Comuni, Spina: “In Regione per discutere su problematiche e nuove proposte”
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