(Servizi raccolti e realizzati da Simona De Cunzo e Michael Mambri)
Ci sono Alice e Thomas, gemellini di Avellino di 15 mesi. Ci sono Romualdo e Sabato Franzese, 94 primavere, entrambi storici ferrovieri.
E poi Natan, Thomas, Dastin, tre gemelli di dieci anni accompagnati da una emozionata mamma Marianna. E non possono mancare Francesco e Costantino, testimonial della manifestazione, ed ancora tanti altri che diventa difficile contrarli nella folla che di minuto in minuto cresce davanti all’ex Eliseo di Avellino, location del Terzo Raduno di Gemelli.
La maggior parte sono dei fratelli sono monozigoti, tutti vestiti rigorosamente uguali, soprattutto i più piccolini. Ma anche molti adolescenti, sorelle o fratelli che siano, si mostrano molto fieri nell’esternare di essere uguali.
Tutti raccontano di un rapporto speciale, unico. “Noi due insieme come doppie ciliege siamo cresciute, divise in apparenza, però unite nella separazione: belle bacche nate entrambe su un ramo, in apparenza corpi distanti, però un solo cuore, come i colori su uno stesso stemma”, diceva William Shakspeare.
Una frase che si legge nelle varie diapositive messe in mostra nell’ex Eliseo durante la manifestazione, ad esaltare e raccontare quel modo di vivere speciale dei fratelli gemelli.
Ma chiaramente anche il mondo dei gemelli, come ogni rapporto speciale che si rispetti, è fatto di “litigate”, malumori e, in molti casi, caratteri diametralmente opposti rispetto all’uguale dei volti.
“Si litiga e ci si riappacifica. E nemmeno sui fidanzati concordiamo: gusti differenti, per fortuna”, racconta Marta ridacchiando con la sorella Sara al suo fianco.
Ed ancora durante la giornata sale tematiche e giochi linguistici e sfilata Twins tra i protagonisti gemelli, fino all’atto finale dei riconoscimenti e gli attestati a tutti i gemelli partecipanti.
Un evento ben riuscito foremente voluto da Antonia Di Nardo che all’Università aveva studiato il fenomeno e ha dato vita all’evento e che dà appuntamento al prossimo anno con l’obiettivo di far crescere ulteriormente l’evento.