“È ormai deciso da tempo il destino della ‘Casa della socialità’ in via Verrotti, all’Arenella. Eppure versa da anni in uno stato di abbandono e fatiscenza che fa rabbrividire, soprattutto se si considera che ci sono voluti 370mila euro per restaurare quello spazio, e che ad oggi si distingue soltanto per essere una scatola vuota utilizzata per dare sfogo all’opera di qualche ‘pittore’ di sistema. Dopo anni di lungaggini burocratiche e di ritardi nei lavori e dopo aver indetto un bando per l’assegnazione, il Comune e la V Municipalità (Arenella-Vomero), che di fatto ha rinunciato alla gestione del bene inserendolo nella rete dei centri giovanili in capo al Municipio di Napoli, ed in particolare all’assessore Chiara Marciani, ne annunciano festanti l’imminente apertura (senza specificare data, funzioni, attività da svolgere all’interno della struttura e tutto ciò che riguarderà il piano di gestione e di sicurezza per gli utenti). Quello che però ci lascia più perplessi è che la cordata di associazioni aggiudicatarie dell’immobile sia capitanata dalla ben nota ‘Casa di Matteo’, lodevole associazione che ha tra i suoi storici e principali promotori l’attuale assessore al Welfare e alle politiche sociali, Luca Trapanese. L’assessore, per di più, in diverse occasioni e anche dalle pagine del suo libro, rivendica con orgoglio l’esperienza dell’associazione dalla quale è fuoriuscito per ragioni di incompatibilità con l’attuale ruolo di componente della Giunta Manfredi. La circostanza, è chiaro, pone comunque un enorme interrogativo se non sul piano giuridico-amministrativo, sicuramente sul piano morale e politico. Non ci sembra opportuno, infatti, che un bene pubblico venga assegnato ad una associazione così direttamente correlata ad un membro della stessa Giunta comunale che di fatto va a destinarlo. Insomma, ci sembra di rivedere una certa continuità nella gestione ‘familiare’ e ‘privatistica’ dei beni pubblici a cui ci aveva abituato già l’ex sindaco de Magistris, e rispetto al quale, evidentemente, Manfredi non è in discontinuità. Che altro dire? Che a pensar male si fa peccato, ma spesso si indovina…”. Così in una nota congiunta il capogruppo della Lega in Consiglio regionale, Severino Nappi e il consigliere della Lega nella V Municipalità di Napoli, Emanuele Papa.
Casa della socialità, Nappi e Papa (Lega): al Comune di Napoli si conferma gestione “familiare” spazi pubblici
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