Occhi elettronici puntati sul Vervece, zona A dell’Area Marina Protetta di Punta Campanella, in provincia di Napoli. Lo scoglio della Madonnina sommersa, di fronte a Marina della Lobra a Massa Lubrense, sarà monitorato 24 ore su 24 dal sistema di videosorveglianza installato dal Parco e già operativo.
Registrerà tutte le infrazioni al regolamento dell’AMP, la velocità eccessiva delle imbarcazioni, il transito vietato all’interno della zona a protezione integrale, dove vige anche il divieto di balneazione per tutelare la ricca biodiversità sommersa. Entro qualche settimana, saranno attivate altre telecamere per estendere la videosorveglianza in altri luoghi sensibili dell’Area Marina Protetta.
Un tratto di mare che vede in estate un massiccio afflusso di imbarcazioni, con numerose infrazioni al regolamento, danni all’ambiente e rischi per la sicurezza della navigazione, come più volte denunciato dal Parco in questi mesi e negli ultimi anni. Il sistema di videosorveglianza, oltre a registrare le infrazione al regolamento, effettuerà anche un report giornaliero sul numero di imbarcazioni che attraversano l’Area. Un monitoraggio con cifre e dati precisi che sarà molto utile per il controllo del Parco.
“Un altro risultato che ci eravamo prefissati è stato raggiunto – commenta il presidente dell’Amp Punta Campanella, Lucio Cacace- La videosorveglianza sarà molto utile per noi e per le Forze dell’Ordine, grazie al monitoraggio costante dell’area e a un controllo più efficace”. “I dati che saranno trasmessi dal sistema con i report giornalieri li useremo per valutare l’impatto delle unità da diporto nell’Area Marina Protetta- sottolinea il direttore Lucio De Maio- Attraverso un’analisi di questi numeri saremo in grado di adottare le misure più efficaci per contrastare le infrazioni al regolamento e garantire maggiore tutela ambientale e sicurezza in mare”.