Quando mancano due giorni al via, previsto per sabato sera, della kermesse enogastronomica per eccellenza tanto dell’Alto Casertano quanto della vicina Valle Telesina, il lavoro del consiglio direttivo, dei soci e dei volontari tutti, guidati dalla presidente Tiziana Mennone, è interamente incentrato sull’organizzazione e sull’allestimento degli stand, della cucina e della caratteristica piazza Giovanni Paolo II, retrostante la Casa Comunale, dove le migliaia di turisti che accorreranno da Terra di Lavoro e dal Sannio, avranno l’opportunità di degustare delle pietanze tipiche della lunga tradizione gastronomica del Matese, nell’ottica di riscoprire gli antichi sapori di una volta che il ritmo frenetico della vita prima e la globalizzazione poi hanno finito per confinare in un oblìo che la manifestazione culinaria punta a cancellare.
Tanto l’entusiasmo e la determinazione del gruppo della Pro Loco Gioiese Aps che, quest’anno, presenta una novità di rilievo: nelle 5 serate in cui si terrà la Sagra, saranno utilizzate vettovaglie (piatti, posate, etc) completamente compostabili per minimizzare l’impronta ecologica e creare consapevolezza verso i temi del riciclo e del riuso.
Una svolta green determinata dall’avvio di una collaborazione tra la Pro Loco Gioiese ed il Comune di Gioia Sannitica nell’ambito del progetto “Non solo Parco” per il quale il Comune ha ricevuto un finanziamento dal Ministero della Cultura con i fondi a valere sul PNNR, M1C3, Investimento 2.1 – “Attrattività dei borghi”.
“Nello spirito di favorire la sostenibilità ambientale, “Non solo Parco” sta affiancando eventi pertinenti al progetto che si svolgono sul territorio comunale mettendo a disposizione materiali compostabili nello svolgimento delle manifestazioni di maggior rilievo per il territorio, così da far diventare il Comune di Gioia Sannitica e l’intero Matese sempre più ‘green’ e sostenibile”, spiega Mennone, presidente della Pro Loco Gioiese.
La Sagra degli Antichi Sapori, in tutte le cinque serate, sarà allietata da musica dal vivo e tanto divertimento dai bambini ai più anziani, passando per giovani ed adulti che avranno modo, da un lato, di rilassarsi in un paesaggio davvero incantevole, con l’opportunità di visitare ed ammirare anche le opere pittoriche e scultoree, esposte dal maestro Silvano D’Orsi nella mostra allestita presso la sala consiliare, e, dall’altro, di assaggiare gustosi piatti con pasta fresca fatta in casa, dagli gnocchi alle pappardelle, dagli scialatielli ai fusilli finendo ai cicatielli, e a base del fungo porcino del Matese, con arrosti misti, trippa soffritto, melanzane ed i classici peperoni imbottiti, senza dimenticare la porchetta, gli abbuoti, gli spiedini, la carne di maiale con i peperoni, i salumi ed i formaggi tipici matesini, le pizze fritte fatte in casa e le bruschette fatte al momento, il tutto condito dall’ottimo olio delle colline gioiesi e innaffiato dai vini locali, tra cui falangina, piedirosso, coda di volpe e pallagrello, e dalla birra artigianale.