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Quanto accaduto ai giornalisti Michele Santoro e Guido Ruotolo, che per ben otto mesi sono stati al centro di un’attività di intercettazione da parte degli inquirenti della Procura di Caltanissetta al pari di comuni boss della mafia, è una palese violazione di ogni norma democratica a tutela della libertà di stampa, di espressione e di manifestazione del pensiero”. Lo denuncia l’europarlamentare del Gruppo Greens/Efa e segretario del Movimento Equità Territoriale Piernicola Pedicini, che sulla questione ha depositato un’interrogazione alla Commissione Europea. “Il lavoro di inchiesta dei due cronisti, coautori del libro “Nient’altro che la verità”, dove sono riportate le rivelazioni del collaboratore di giustizia Maurizio Avola sulle stragi di Capaci e via d’Amelio, fornisce un importante contributo di verità su una delle stagioni più buie della storia della nostra Repubblica. Piuttosto che essere tutelati, i due giornalisti sono stati spiati, pedinati, intercettati nelle loro auto e sulle utenze dei cellulari, per poi essere ascoltati senza la presenza di un avvocato”. Nella sua interrogazione, Pedicini chiede alla Commissione “se ritiene che ci sia una violazione dei diritti alla privacy, alla libertà di espressione e di informazione e alla difesa sanciti dalla Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea e, in tal caso, di avviare azioni a tutela del diritto alla libera informazione”.