Salerno ed il mondo della pallamano piangono la scomparsa prematura della campionessa di origini ucraine, classe 1976, Oxana Pavlyk, annientata da un brutto male. Una carriera sportiva vissuta per quasi dieci anni a Salerno, prima con la Pelplast e, poi, con la Pdo, conquistando scudetti, Handball Trophy, coppe Italia e Supercoppa. Pavlyk è stata una scommessa del ds Loria che nella stagione 2003-2004 la portò via dall’Ucraina, convincendola ad indossare la casacca della Pelplast Handball Salerno. Scudetto e Coppa Italia sono stati conquistati anche grazie alla Pavlyk ed alle sgroppate mancine in contropiede, con le quali ha lasciato di stucco l’avversario di turno, entusiasmando il pubblico e diventandone una beniamina.
Dopo la scomparsa della Pelplast, Oxy è rimasta legata a Pisapia, Loria e Fiorillo, storici dirigenti, mettendo la sua classe al servizio della PDO che ha portato in A/1, conquistando poi una Coppa Italia nel 2008, due scudetti consecutivi, un Handball Trophy ed una Supercoppa Italiana. Nel 2012 la parentesi sportiva della Pavlyk si è chiusa, ma non il suo legame con la città. La Jomi Salerno decise in occasione del suo ritiro di togliere per sempre la sua maglia, la numero 22, indossata per otto stagioni. Le compagne di squadra, in particolare Pina Napoletano, le sono state vicine nel momento della malattia. Un anno fa, in apertura della manifestazione In Vino Civitas, indossando i colori e la bandiera dell’Ucraina, Oxy fu ambasciatrice della pace in un brindisi che da Salerno auspicò la fine del conflitto con la Russia.