Il Consiglio comunale di Napoli all’unanimità dice no al taglio delle risorse del Pnrr per i progetti di Restart Scampia e di Taverna del Ferro. L’aula ha approvato una mozione firmata da tutti i consiglieri, e dunque da tutte le forze politiche sia di maggioranza che di opposizione, in cui chiede al Governo “che nessuna misura del Pnrr già programmata ed impegnata ab origine per gli interventi di riqualificazione di Restart Scampia e di Taverna del Ferro, nonché di ogni altro intervento già finanziato nell’ambito del territorio comunale di Napoli, venga distratta e destinata altrove, assicurando fin da subito che quanto già stanziato venga confermato al fine di dare avvio ai lavori previsti già dal prossimo mese di settembre”.
La mozione sarà inviata al Governo già nella giornata di domani. Nella mozione il Consiglio comunale di Napoli definisce “incomprensibile e penalizzante l’inversione di marcia e la scelta del Governo di tagliare queste risorse” e ritiene “non rassicuranti le recenti dichiarazioni del ministro Fitto” rispetto al fatto che questi progetti saranno sostenuti da altri programmi di finanziamento “trascurando di considerare – si sottolinea nella mozione – che le procedure straordinarie fin qui utilizzate sono state proprio quelle concesse in deroga per il Pnrr”.
Nella mozione si ricorda che complessivamente la Campania, se il governo proseguirà sulla strada recentemente tracciata, subirà un taglio di circa 600 milioni di euro per opere nel campo dell’assetto idrogeologico, della viabilità, per progetti riguardanti ospedali e la medicina territoriale, per impianti sportivi, verde ed edilizia pubblica.
“La città di Napoli ha investito moltissimo su questi progetti – ha evidenziato Enza Amato, presidente dell’assemblea cittadina – che vengono da un percorso lungo di riscatto e ritorno alla dignità abitativa di questi due quartieri, Scampia e San Giovanni a Teduccio, nonché di un lungo lavoro che l’amministrazione ha svolto in questi ultimi due anni in cui siamo riusciti a intercettare i fondi Pnrr per far si che quel sogno potesse diventare realtà. Un lavoro – ha aggiunto – che abbiamo portato avanti in modo condiviso e con partecipazione democratica attraverso il forte coinvolgimento dei comitati dei due quartieri”.
Il testo ricorda che per quanto riguarda Scampia il progetto prevede la realizzazione di un eco-quartiere nell’area dell’ex lotto M, finanziato a valere sui fondi Pnrr per un valore di circa 156 milioni di euro. Un progetto che prevede l’abbattimento di due delle tre Vele ad oggi esistenti e la riqualificazione della terza, trasformata nella sede della Città metropolitana. Un intervento che vedrà la realizzazione di 433 nuovi alloggi.
Per quanto riguarda Taverna del Ferro, nel quartiere di San Giovanni a Teduccio, il progetto prevede la rigenerazione dell’insediamento per un importo di circa 106 milioni di euro per il recupero e la riqualificazione ecosostenibile delle strutture edilizie pubbliche esistenti, la costruzione di nuovi alloggi, attrezzature, servizi di prossimità, spazi urbani e verdi.
Nella mozione si evidenzia infine che “il pericolo della mancata realizzazione delle riforme attese da decenni rischia di provocare gravi tensioni sociali alimentate anche dal clima di incertezza causato dalla disordinata campagna di informazione sulla sospensione del reddito di cittadinanza”.
“Non possiamo tornare indietro, i progetti si devono fare perché in quei territori c’è anche un conflitto tra la parte sana della città e la criminalità organizzata che ha interesse a mantenere una condizione di degrado del luogo e delle persone. Riportarle in una situazione di dignità abitativa significa riportare il principio di legalità”. Lo ha detto il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, intervenuto in Consiglio sulla mozione approvata all’unanimità in cui si chiede al Governo di non tagliare dal Pnrr i progetti di rigenerazione urbana Restart Scampia e di Taverna del Ferro.
Manfredi, nel sottolineare che “il Comune ha sottoposto i progetti alla valutazione del ministero dell’Interno che li ha approvati e che ha rispettato tutte le scadenze”, ha posto l’accento sul lavoro di concertazione fatto con territori e comitati affermando che “interventi di rigenerazione urbana in contesti così complicati non possono essere calati dall’alto, ma vanno realizzati con il consenso della popolazione”.
Per quanto riguarda la possibilità avanzata in questi giorni dal ministro Fitto che i progetti possano essere finanziati con risorse del Fondo sviluppo e coesione, Manfredi ha espresso “perplessità perchè spostare risorse su altre fonti di finanziamento è complicatissimo. E’ per me incomprensibile”.
Il sindaco ha evidenziato che “la posizione espressa dal Consiglio all’unanimità è estremamente importante sia per la tutela della città che a tutela delle persone che vivono a Scampia e a San Giovanni a Teduccio. Non possiamo permetterci di fermarci”. Ha quindi espresso l’auspicio che “ci sia una valutazione più appropriata e che gli interventi strategici continuino ad essere nel filone Pnrr e che qualsiasi eventuale spostamento non allunghi i tempi e soprattutto non significhi sottrarre risorse al Sud e ai Comuni”.