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I numeri spesso rischiano di fornire un’analisi fredda di un evento. Ma nel caso di Giffoni i numeri coincidono con le persone, con il cuore di chi ha amato quest’edizione straordinaria, con lo spirito di chi ha contribuito a renderla unica per le idee che sono emerse, per i sentimenti che ha saputo generare: solidarietà, integrazione, coesione, voglia di stare insieme. Giffoni è un luogo dove i bambini, i ragazzi, le famiglie amano venire perché c’è la possibilità di ricongiungersi con la parte più bella e più vera di sé, quella in relazione con gli altri. Ovviamente non tutti hanno potuto partecipare in presenza ed ecco che i tanti strumenti di comunicazione attivi hanno dato la possibilità a chi volesse di esserci, di prendere parte a quello che non è semplicemente un festival o un evento, ma è un’esperienza, un momento di crescita, di formazione, di approfondimento, di scoperta e di riflessione.

Veniamo, perciò, ai numeri di questo #Giffoni53 che non sono una carrellata asettica di quanto accaduto, ma restituiscono plasticamente il senso ed il valore di un’edizione straordinaria.

In dieci giorni di festival in totale sono state registrate 360mila presenze. Si tratta di presenze fisiche, delle persone che hanno voluto partecipare all’edizione nelle varie fasi ed in tutte le sezioni del festival. 6500 i giurati presenti provenienti da ogni parte d’Italia e da oltre 35 Paesi stranieri.  Fanno il paio con questi numeri quelli relativi alle sale cinematografiche che ospitano le giurie ed i film in concorso. Sono quattro le sale fisse per un totale di circa 1550 posti a cui si aggiungono due tensostrutture da 1600 posti per un totale di 3150 posti a sedere su doppi e tripli turni per consentire a tutti i Giffoner di assistere alle proiezioni in programma.

Circa settantamila coloro che, nei dieci giorni, hanno preso parte ai concerti di Giffoni Music Concept che si sono svolti in Piazza Lumiere. Numeri da capogiro anche in riferimento agli ospito che, in totale, sono stati 420 tra attori, registi, rappresentanti delle istituzioni, della scienza, dell’arte, del giornalismo, dell’innovazione e della cultura.

Poi ci sono i numeri relativi all’ospitalità che restituiscono l’immagine di un territorio in fermento, un territorio che, grazie a Giffoni, produce ricchezza, mette in moto economia, determina condizioni per nuova occupazione.

Centinaia sono le abitazioni e le camere di bed & Breakfast occupate nei giorni del Festival nell’area di Giffoni Valle Piana e dei Picentini, ma anche di Salerno, della Costa d’Amalfi e della Piana del Sele. A questi si aggiungono i numeri della ristorazione che sono davvero imponenti e che fanno riferimento alle attività aperte tutto l’anno ma anche a quelle temporanee, quelle, cioè, che aprono proprio in concomitanza con il Festival.

Fin qui i dati in presenza. A questi si aggiungono i numeri, imponenti e davvero impressionanti, relativi alla comunicazione. Partiamo dai dati OTS (Opportunity to see). Dal 5 al 31 luglio gli OTS sono stati 1.368.296.618. Si tratta della frequenza media e del numero di opportunità che un pubblico ha di vedere e capire un annuncio di qualsiasi genere e veicolato attraverso qualunque strumento relativo ad un evento. In questo caso #Giffoni53.

Passiamo al web, con particolare riferimento ai due portati www.giffonifilmfestival.it e giffoni.it. Gli utenti online hanno interagito due milioni di volte, restano sulle nostre pagine per una media di due minuti e 27 secondi. Dopo le home, le pagine più visitate e cliccate sono state quelle del programma. L’età media degli utenti è tra i 18 ed i 45 anni. Oltre all’Italia i Paesi che hanno interagito di più con Giffoni sono Brasile, Regno Unito, Stati Uniti d’America, Germania, Francia, Irlanda, Olanda, Canada, India, Australia, Svezia, Polonia e Russia.

Interessanti, sempre in riferimento al web, ancora altri dati. Il picco di esposizione massima si è registrato tra il 28 ed il 29 luglio, ultime due giornate di festival, a conferma di un’attenzione crescente a mano a mano che si andava avanti con il programma, con una media pari al +25% rispetto ai giorni precedenti. In termini assoluti quest’anno i dati sono superiori al doppio di quelli raggiunti lo scorso anno, con un numero di visite che è più che raddoppiato rispetto a #Giffoni52.

Interessantissimi anche i numeri relativi alla stampa. Quella tradizionale e quella digitale. In dieci giorni sono stati pubblicati 451 articoli da parte dei principali quotidiani e dalle principali riviste. Nello stesso periodo di riferimento sono stati 3600 i lanci di agenzia nazionali e le news pubblicate dalle testate online. Significativa anche la copertura garantita dalla stampa internazionale. Oltre 300, invece, i servizi realizzati dalle principali emittenti televisive e dai principali network nazionali. Infine, cliccando Giffoni su Google si ottengono un milione e trecentomila risultati. Se si digita Giffoni Film Festival i risultati sono pari a 6 milioni e 700mila voci.

Infine i social che mai come quest’anno sono stati straseguiti con migliaia di interazioni. Ad oggi sono state registrate 13.598.370 impression sui social di Giffoni: 9.018.567 da Facebook e 4.579.803 da Instagram. A questi si aggiungono i numeri relativi ai social di Claudio Gubitosi, fondatore di Giffoni, che hanno raggiunto 5.349.76 utenti.

Tutti i dati fin qui riportati sono certificati da Meta, Google Analytics e l’Eco della Stampa.

Non sono solo freddi numeri, come detto, ma dati che restituiscono l’immagine di un’iniziativa che è nel cuore della gente, che le persone amano perché rappresenta un’iniezione di felicità, di condivisione. Sono numeri che vanno oltre i numeri stessi. Sono la narrazione stessa di una storia corale che appartiene all’Italia e al mondo. I bilanci sociali e umani sono altre storie raccontate da tutti quelli che hanno vissuto e partecipato. Storie incredibili, storie vere, segni indelebili soprattutto per quei ragazzi e per quelle ragazze meno fortunati, da chi aiuta questi giovani a ritornare ad appropriarsi della propria vita e della propria identità.