“E’ una decisione che mi lascia abbastanza perplesso. Non abbiamo avuto comunicazioni dal Governo e mi risulta che questa sia una proposta del Governo alla Commissione europea in tema di rinegoziazione del Pnrr, ma noi andiamo avanti come se nulla fosse per rispettare i tempi”.
Lo ha detto il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, in merito alla rimodulazione del Pnrr a seguito della quale restano fuori i progetti di riqualificazione Re-Start Scampia e di Taverna del Ferro, precedentemente finanziati e per cui il Comune ha espletato e aggiudicato le gare.
Manfredi ha infatti riferito che per quanto riguarda Scampia l’apertura del cantiere è fissata per il mese di ottobre mentre a Taverna del Ferro entro la fine dell’anno.
“Noi non vogliamo mancare questi obiettivi – ha sottolineato il sindaco – che sono estremamente importanti in primo luogo per dare una risposta a territori che hanno bisogno di questa riqualificazione e dunque non arretreremo rispetto a questa scelta e poi c’è anche il tema dei vincoli di contratti fatti con le imprese che significa anche dare opportunità di lavoro”.
“Il ministro Fitto ha dichiarato che i progetti verrebbero coperti con le risorse del Fondo sviluppo e coesione, ma dalla mia esperienza so bene che quando si spostano linee di finanziamento gli aspetti burocratici diventano molto complicati”. Così il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, in merito alla rimodulazione del Pnrr che a Napoli mette a rischio i progetti di riqualificazione di Scampia e di Taverna del Ferro.
“Fino a quando c’era un definanziamento di progetti che avevano difficoltà dal punto di vista dell’avvio e dei ritardi conclamati – ha aggiunto – allora questo mi trovava d’accordo, ma spostare intere linee che ammontano in questo caso a quasi 13 miliardi mi lascia abbastanza perplesso. Aspettiamo di avere indicazioni chiare”.
“Il Governo ha avuto la maggioranza dagli italiani ed è più che legittimo che governi e faccia le sue scelte, ma bisognerebbe essere più tempestivi nelle risposte da dare, su alcuni argomenti si è in ritardo”. Lo ha affermato Gaetano Manfredi, sindaco di Napoli, rispetto ai temi della rimodulazione del Pnrr e alla stretta all’erogazione del reddito di cittadinanza. “Si è arrivati a questo punto con troppi ritardi – ha aggiunto – sono temi che abbiamo sollevato mesi fa ed era naturale che a un certo punto si arrivasse alla scadenza del reddito di cittadinanza così come alla rimodulazione del Pnrr”.
“Non penso sia un tema del Sud, il tema è la questione sociale che esiste in Italia e che dal mio punto di vista va affrontato perché la coesione sociale è il primo fattore di crescita economica”. Così il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, in merito alla stretta decisa dal Governo all’erogazione del reddito di cittadinanza.
“La rimodulazione del reddito di cittadinanza colpisce il Sud – ha detto il sindaco – ma non solo perché se vediamo i numeri ci rendiamo conto che Roma ne ha di quasi equivalenti e anche Milano ha numeri importanti. La povertà è ovunque e anzi al Nord dove il costo della vita è più alto i limiti di reddito si fanno sentire di più”.
“C’è grande confusione, la prima cosa è avere chiarezza: capire chi deve fare cosa”. Lo ha affermato il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, rispetto alle problematiche legate alla stretta sull’erogazione del reddito di cittadinanza. Manfredi ha spiegato che “le linee guida univoche per le indicazioni delle fragilità non ci sono ancora e non ci può essere una scelta arbitraria rispetto a chi viene preso in carico e chi no, servono criteri oggettivi. Inoltre – ha aggiunto – c‘è il tema della verifica delle fragilità“. Per quanto riguarda invece le attività di formazione previste dal nuovo programma del reddito di cittadinanza, il sindaco ha evidenziato che “non sono ancora partite. C’è un problema di piattaforma ma il tema non è in capo al Comune ma riguarda le Agenzie per il lavoro. Credo che su questi aspetti bisognerebbe essere più incisivi perchè abbiamo tanta richiesta di manodopera da parte delle imprese e tante persone non formate che potrebbero ricoprire questo fabbisogno. E’ necessario spingere di più sulla formazione. Avere un patto concreto e non formale credo sia il miglior modo per dare una risposta alle persone“, ha concluso.
“Evidentemente il momento estivo ha portato un po’ di ritardo, se si fosse atteso 15 minuti avremmo raggiunto il numero legale”. Così il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, commentando il mancato avvio del Consiglio comunale per mancanza del numero legale. Un Consiglio che prevedeva anche la discussione di un ordine del giorno, proposto da Forza Italia, per l’intitolazione di una piazza o una strada a Silvio Berlusconi. “Da un punto di vista generale – ha detto Manfredi – ritengo che non possiamo porre il veto o meno su una personalità politica. Ci ricordiamo i tanti anni in cui si è discusso se si doveva intitolare o meno una strada a Craxi. Esiste una norma che prevede che debbano passare dieci anni dalla morte – ha sottolineato Manfredi – sarebbe dunque necessaria una deroga.
Credo che far passare del tempo sia giusto perchè aiuta a fare una scelta che può essere anche molto più consapevole”.