Il sindaco di Afragola, Antonio Pannone, incontrerà oggi il prefetto di Napoli, Claudio Palomba, dopo i fatti di cronaca che si sono registrati negli ultimi giorni.
“I gravi fatti di cronaca degli ultimi giorni, a cominciare dalle odiose stese notturne nelle Salicelle, a giusta ragione turbano profondamente l’animo dei nostri concittadini – spiega Pannone in una nota – Nei momenti critici bisogna saper reagire con lucidità e rigore, senza lasciare spazio a nessun paralizzante cedimento davanti a così insensate forme di sopraffazione perpetrate a danno della nostra comunità e particolarmente dei meno abbienti, in contesti che purtroppo da anni sono segnati da tante povertà umani e materiali. La riproposizione di determinate manifestazioni dei clan di camorra attivi sui nostri territori impongono una risposta adeguata, celere ed efficace. Occorre con urgenza creare le condizioni affinché sia disposto dalle competenti autorità un incremento del personale e dei mezzi a disposizione delle forze dell’ordine”.
“Ho chiamato il prefetto di Napoli, Claudio Palomba, che ringrazio per la consueta disponibilità e che oggi 1 agosto, alle ore 10, incontrerò in Prefettura. In considerazione della gravità degli ultimi casi di cronaca, ho avanzato la richiesta di una immediata convocazione di una riunione del Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica. Il nostro vice sindaco, Giuseppina Castiello, sottosegretario di alla Presidenza del Consiglio dei ministri, ha già illustrato la preoccupante escalation in corso al ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, con il quale a breve concorderà apposite iniziative”.
“In questi giorni sono stato in costante contatto con carabinieri e polizia di stato, che meritano il sostegno di tutti noi perché stanno compiendo con assoluta professionalità un attento lavoro investigativo, che -ne sono certo- produrrà risultati concreti. In un contesto di oggettiva difficoltà, l’amministrazione comunale fa la sua parte, cercando di svolgere al meglio i suoi compiti, a cominciare da quelli affidati alla polizia locale – sottolinea – La sicurezza è e sarà una priorità assoluta nell’azione di governo della città: l’ho detto in campagna elettorale, lo ribadisco oggi, soprattutto alla luce di un dato confortante, vale a dire che dopo i disastri delle precedenti gestioni amministrative dai quali è scaturito il dissesto, stiamo finalmente portando avanti -senza trucchetti contabili- un processo di vero risanamento finanziario, che permetterà di fare nuove assunzioni e di disporre di risorse adeguate. Intanto, ci siamo adoperati per migliorare il sistema degli impianti comunali di videosorveglianza, che sono tra i più avanzati dell’area metropolitana di Napoli e dei quali andrà garantita una sempre più funzionale manutenzione”.
“È opportuno offrire qualche altro interessante spunto di riflessione. Accanto alla insostituibile azione repressiva della magistratura e delle forze dell’ordine, bisogna coinvolgere la comunità locale in un vasto disegno di partecipazione e di rinnovamento che offra alternative credibili al modello delle organizzazioni criminali fondato sulla paura, sull’asservimento e sull’omertà. Si tratta di mettere in campo una strategia educativa di altissimo profilo soprattutto a vantaggio dei nostri giovani, che esige un impegno unitario di chiara vocazione culturale e formativa – spiega ancora. Mi auguro, perciò, che al più presto si attivi, ad esempio, quello che lo stesso prefetto di Napoli ha più volte definito come “tavolo di osservazione” della nostra città, con il coinvolgimento delle Istituzioni locali, delle forze dell’ordine, delle associazioni, dei comitati civici, delle scuole, delle parrocchie, dell’imprenditoria e delle organizzazioni sindacali”.
“Siamo tutti chiamati ad essere un attivo sostegno al cambiamento di mentalità, a operare, come ci ricorda Papa Francesco, per aprire uno spiraglio di luce in mezzo alle tenebre del malaffare, offrendo testimonianza di libertà, giustizia e rettitudine – conclude. Sono, inoltre, pienamente d’accordo con l’amico consigliere comunale Antonio Iazzetta: per sconfiggere i fenomeni mafiosi e per evitare che si alimenti la sfiducia nelle Istituzioni e nelle forze dell’ordine servono i fatti, non le chiacchiere, né le passerelle. E a noi, infatti, interessano le azioni concrete, i dati certi, le scelte responsabili, le norme e i provvedimenti che nascano da un’autentica cultura del buongoverno. Infine, non avendo tempo da perdere dietro alle fesserie, perché dobbiamo pensare al bene comune, ed essendo per fortuna ben svegli rispetto a chi si trova in un persistente stato di frustrazione e di torpore di origine traumatica, sorvoliamo sulle cialtronerie dette e scritte da imbarazzanti comparse che non è dato sapere se abbiano qualche titolo per discettare di legalità”.