Un viaggio in un grande rito popolare, l’ultimo appuntamento della Cena con delitto e il capitolo più bello delle stagioni del commissario Ricciardi animeranno, da giovedì 3 a domenica 6 agosto 2023 alle ore 21.00, l’affascinante cornice del Real Orto Botanico di Napoli nell’ultima settimana di Brividi d’Estate 2023, ventiduesima edizione della storica rassegna organizzata da Il Pozzo e il Pendolo Teatro di Napoli.
Nata da un’idea di Annamaria Russo, la rassegna, fra le più longeve della città, è sostenuta dalla sensibilità e la preziosa collaborazione dell’Università Federico II di Napoli, che gestisce il parco, e con il patrocinio del Comune di Napoli.
La programmazione vedrà in scena, giovedì 3 agosto, lo spettacolo Mistero di una festa popolare di Gennaro Monti, con Sonia De Rosa (voce e racconti), Pina Valentino (tamburi a cornice, tamburi e strumenti etnici), Francesco Zampa (cassa, effetti, percussioni), Davide De Rosa (plettri ed effetti), Gennaro Monti (chitarra e prosa), Carolina Aterrano (coreografie), Alfredo Mundo (prosa). Un nuovo capitolo di Storie senza fissa dimora che racconta i misteri e gli “inciuci” di feste di Patroni ed eventi che compongono l’anima etnica ed affascinante del Sud Italia.
Al cento del racconto il rapporto tra il popolo e “il divino”, l’eterna ricerca di pace tra sacro e profano. Leggende, dicerie, tradimenti e “fatti di cronaca” da ascoltare, ballare e vivere insieme, proprio come in una festa d’estate.
Venerdì 4 agosto sarà la volta dell’ultimo appuntamento in programma all’Orto Botanico de La cena con delitto, uno spettacolo gioco che vedrà coinvolto il pubblico dall’inizio alla fine per tre ore, per indagare e smascherare un diabolico assassino e scoprirne il movente.
A chiudere la rassegna Brividi d’Estate 2023, sabato 5 e domenica 6 agosto, lo spettacolo Il giorno dei morti di Maurizio de Giovanni, con Paolo Cresta e Ramona Tripodi, musiche di Luca Toller, adattamento e regia di Annamaria Russo. Napoli, autunno 1931, un autunno sferzato dalla pioggia, una pioggia che non lava, ma ricopre di fango.
Il commissario Luigi Alfredo Ricciardi avvia un’indagine non autorizzata sulla morte, apparentemente accidentale, di un orfano. Un’indagine che prende le mosse da un ricordo e procede a dispetto di ogni ragionevole ragione.
Un’indagine che rischia di precipitarlo in un abisso di follia. Per una volta, non sarà l’ultimo pensiero della vittima a guidare i passi di Ricciardi, ma il silenzio assoluto di quel piccolo cadavere ad imporgli di inoltrarsi nuovamente nei gironi infernali delle passioni umane.