“Se il sindaco Cataudo pensa che la forza dei numeri consiliari sia sufficiente per non rispettare le regole si sbaglia di grosso e prima o poi qualche colpo arriverà! Leggi e sentenze si osservano e si rispettano, non ci possono essere sotterfugi per schivare le decisioni del legislatore e/o di un giudice”. Così Emanuela Barone, consigliere comunale di minoranza a Ceppaloni, dopo la seduta del civico consesso di stamattina convocata per approvare, tra gli altri argomenti, il Dup e il Bilancio di Previsione. “Sul Documento Unico di Programmazione avevo chiesto in aula alla maggioranza di correggere l’errore di non aver riportato, così come invece previsto dal 2023, l’apposita sezione da dedicare al Pnrr, inserendo all’interno della stessa i diversi finanziamenti legati al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. D’altra parte anche la Ragioneria Generale dello Stato con una propria circolare ha ribadito quanto già previsto dal Pnrr, ovvero di adeguare gli strumenti di programmazione dell’ente locale a seguito dei contribuiti ottenuti”, ha aggiunto la consigliera Barone che ha proseguito: “Il primo documento unico di programmazione redatto dall’amministrazione Cataudo presenta la carenza di dati particolarmente importanti e aver omesso una sezione obbligatoria per legge è il segnale che il nuovo responsabile finanziario non conosca i contenuti minimi obbligatori dei documenti di programmazione. Speriamo soltanto che questa leggerezza non ci farà correre il rischio di perdere quei finanziamenti per non aver rispettato le procedure assai rigide del Pnrr”.
Dopo l’approvazione del Dup con i soli voti della maggioranza, la consigliera Barone ha richiesto la parola, reclamando “la impossibilità a discutere del bilancio di previsione 2023/2025, va necessariamente rinviato ad altra data, ovvero ad una seduta successiva e diversa a quella di approvazione del Dup 2023/2025, il Documento Unico di Programmazione appena approvato dalla maggioranza consiliare. Non è assolutamente possibile approvare Dup e Bilancio di previsione nella stessa seduta perché il Bilancio va redatto in coerenza con il Documento Unico di Programmazione che una volta approvato costituisce la guida strategica e operativa dell’Ente”. La consigliera comunale più votata in assoluto alle ultime comunali di Ceppaloni ha poi aggiunto: “La richiesta di rinviare il Bilancio non è certo una pretesa della sottoscritta o del gruppo consiliare ‘Uniti per Ceppaloni’ ma è orientamento comune della magistratura amministrativa fatto proprio dalla stragrande maggioranza dei comuni, vedasi tanti capoluoghi ma anche comuni simili ai nostri”. Ed ha citato alcune sentenze: “È del 31 marzo scorso, infatti, una sentenza del Tar Campania che a proposito del Dup afferma che ‘l’approvazione di quest’ultimo dev’essere svolta in apposita e specifica seduta “dedicata”, preliminare rispetto a quella di approvazione del bilancio di previsione, quest’ultimo da redigere per l’appunto in coerenza con il Dup’. C’è anche una precedente sentenza del Tar Puglia (7 febbraio 2023) che sempre a proposito del Dup ha sancito: ‘La discussione e l’approvazione del Dup deve essere svolta in apposita e specifica seduta “dedicata”, preliminare rispetto alla seduta di approvazione del bilancio di previsione, quest’ultimo da redigere in coerenza con il Dup, costituente la guida strategica e operativa dell’Ente, che investe la sfera di interesse e di esercizio della funzione di tutti i consiglieri comunali, essendo stata l’assise consiliare eletta dalla legge quale sede naturale del confronto e della decisione sul contenuto del Dup’. Potrei citare altre sentenze – ha continuato – ma credo bastino queste ultime due, entrambe dell’anno in corso, per sgombrare il campo da qualsiasi dubbio e procedere con il rinvio del Bilancio dopo aver affrontato la discussione sul Dup. Dispiace soltanto che il vice-sindaco delegato al Bilancio e dirigente del Settore abbia trascurato questo particolare di non poco conto, esponendo l’ente all’approvazione di un Bilancio sub iudice”. E dopo l’approvazione del Bilancio senza aver considerato le osservazioni e le sentenze, la consigliera Barone ha annunciato: “L’arroganza della maggioranza ci costringerà a ricorrere alla giustizia amministrativa per affermare un principio di legalità e correttezza amministrativa”.