L’ex parlamentare M5S Generoso Maraia ricorda il papà Giovanni Maraia storica figura politica irpina:
“Dopo 7 anni dalla tua scomparsa voglio ricordarti così: come il primo uomo che con l’intelligenza, la caparbietà e la sensibilità che ti caratterizzavano riuscì a fare rimpatriare i corpi senza vita di cinque giovani profughi curdi-iracheni, morti in un tir nell’area di servizio di Mirabella Eclano sull’autostrada Napoli-Bari.
Fino a quel momento il rimpatrio era uno strumento dello Stato per fermare i migranti, utilizzato solo per i profughi vivi e indesiderati.
Era la prima volta, in Italia, che le salme dei profughi, morti nella speranza di una vita migliore, venivano riconsegnate ai loro cari, nella loro terra natia, invece di essere seppelliti in un anonimo cimitero italiano.Conservo le videocassette dei genitori che dal Kurdistan ti ringraziavano per aver dato loro la possibilità di piangere e dare degna sepoltura ai propri giovani figli. Sei stato il precursore e il protagonista di tante conquiste sociali, come l’abolizione dell’uso dell’ Amianto con la legge del 27 marzo 1992, n. 257 che partiva dalla difesa della salute di 330 giovani operai dell’ex Isochimica di Avellino.
Oggi che si fa un gran parlare di transizione ecologica: andrebbe pubblicato un libro, non tanto per ricordarti, ma per il messaggio di speranza intrinseco nei tuoi atti umanitari, nelle tue tante battaglie in difesa dell’Ambiente e della Salute Umana.Una speranza di cui hanno estremo bisogno le nuove generazioni, che possono ritrovare fiducia nella necessaria rivoluzione delle nostre abitudini quotidiane.Il tuo non arrendersi mai nemmeno di fronte all’ottusità a volte della gente e delle Istituzioni è un esempio concreto che il cambiamento in positivo è possibile solo grazie all’impegno e al sacrificio di ogni singolo.
Ricordarti non è una mera questione affettiva ma è un dovere morale finalizzato ad alimentare quella fiducia nel cambiamento che ,grazie a te, riusciva a superare gli sterili slogan di partito.Manchi a molti perché sei stato un uomo sincero e con una sensibilità fuori dal comune, che ti rendeva possibile percepire ogni ingiustizia nel mondo come un’ingiustizia fatta ai tuoi figli. Rimani l’esempio concreto che la solidarietà nei confronti dell’altro è l’unico modo per rendere questo mondo migliore”.