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La garanzia per il nuovo Benevento si chiama Marcello Carli. Mentre la piazza, come normale che sia, sogna gli acquisti, il direttore tecnico scelto da Oreste Vigorito incassa una dose di gradimento nonostante un mercato complicato, frenato da cessioni che non si sbloccano.
Il dirigente di Colle Val d’Elsa ha partecipato alla serata di presentazione delle nuove maglie della Strega, facendo un altro bel tuffo nella realtà sannita. “Faccio fatica a parlare perché un ds dovrebbe stare zitto e lavorare“, sono state le prime parole di Carli, “non vorrei sembrare ruffiano, perché parlare vorrebbero dire cercare di comprare l’affetto. Quello si compra solo con l’impegno e con il lavoro. L’auspicio è avere lo stadio pieno a fine stagione“.
Un progetto sposato totalmente, nonostante una retrocessione in serie C che avrebbe potuto far saltare il banco. Non quello di Carli, il direttore che si è assunto le sue responsabilità puntando su Andreoletti e che vuole contribuire alla risalita della Strega. “Se dico una cosa, state certi che parte dalla testa ma soprattutto dal cuore. Sono da due mesi qui e sto vivendo la città“, ha concluso il dirigente giallorosso, “quando il presidente mi ha chiamato non ho avuto dubbi, la categoria è l’ultimo dei problemi. Andremo in C con grande rispetto e con la testa alta, perché a me della categoria non importa nulla“.

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