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Salerno – “È un grande onore per me essere invitato all’inaugurazione di queste due torri del Palazzo di Giustizia. Mi fa piacere inaugurare quella che porta il nome del mio antenato vietrese. Bisogna ricordare questi magistrati coraggiosi. È stato il primo magistrato Antimafia nella storia italiana. È sempre un esempio per tutti quanti noi e in particolare per me”. A dirlo, questa mattina, il vice premier e ministro degli Esteri Antonio Tajani, a Salerno per la cerimonia di intitolazione degli edifici che ospitano il tribunale civile e penale della città rispettivamente a Diego Tajani e Alfredo de Marsico.

“È un partito aperto. Ci stiamo preparando anche al congresso nazionale. Vogliamo essere protagonisti della politica italiana. Siamo il centro del centro destra ma vogliamo essere anche un po’ l’architrave della vita politica italiana. Vogliamo essere il punto di riferimento di tutti coloro che oggi cercano un luogo dove potersi confrontare, fare politica. Tanti non hanno votato alle ultime elezioni. Tanti erano anche elettori della sinistra, che con un Partito democratico che sta diventando un po’ la fotocopia del M5S, si sentono a disagio. A loro vogliamo dire che c’è una dimora dove possono fare politica ed essere protagonisti per dare stabilità al nostro Paese”. A dirlo, questa mattina, il vice premier e ministro degli Esteri Antonio Tajani, a Salerno a margine della cerimonia di intitolazione degli edifici che ospitano il tribunale civile e penale della città rispettivamente a Diego Tajani e Alfredo de Marsico. “A noi serve stabilità, credibilità, affidabilità. E questo cerchiamo di essere, lavorando, facendo poche chiacchiere e molto fatti, come abbiamo dimostrato per la vicenda di Zaki”, ha proseguito il ministro degli Esteri. Il ministro ha ribadito che Fi vuole essere “a casa di tutti i moderati che vogliono un punto di riferimento solido e credibile che sia alternativo alla sinistra. Ci sono tanti ritorni ma anche tanti ingressi. Molti ci guardano con attenzione”. E sulle prossime elezioni regionali in Campania ha concluso: “Dobbiamo vincere”.