“Bisogna fare in maniera veloce, non affrettata, ma fare bene: essere sicuri di dare a chi effettivamente ha avuto il danno. Io vengo dalla Basilicata e purtroppo nel terremoto che colpì negli anni ’80 la Basilicata e l’Irpinia si assistette e fenomeni che qui sicuramente non capiteranno, però ritengo che a tutti i livelli un minimo di controlli veloci informatizzati vanno comunque fatti perché io, e voi parlamentari me lo insegnate, abbiamo il dovere morale e cogente di dare a chi ha patito i danni”. Così parlò ieri il generale Figliuolo a proprosito della ricostruzione dell’Emilia Romagna.
“Mi hanno lasciato basito le frasi del Generale Figliuolo – dichiara Michele Gubitosa, Deputato irpino e Vicepresidente del Movimento 5 Stelle –.Il Commissario alla ricostruzione dopo l’alluvione in Emilia-Romagna ha dichiarato che non verrà seguito il modello del terremoto in Irpinia, dove, secondo le sue parole, ha ricevuto fondi anche chi non ha subito danni. Forse Figliuolo non sa che la zona colpita dal sisma del 1980 ha subito danni incalcolabili. Per non parlare del terribile prezzo pagato in termini di vite umane. A oggi, oltre quarant’anni dopo, le risorse stanziate per l’Irpinia, peraltro largamente insufficienti, non sono nemmeno state completamente riscosse”.
Quello che è indubbio è stata l’invidiabile collaborazione che si è registrata sul territorio, la forza dimostrata dalla popolazione irpina, il coraggio delle persone che sono sopravvissute a quella tremenda tragedia. Per tutti questi motivi, le parole di Figliuolo sono assolutamente inaccettabili. Se lo vorrà, sarò felice di accompagnarlo personalmente nelle zone colpite dal sisma, per fargli toccare con mano quello che tutti gli Irpini sanno perfettamente”.
Prima di Gubitosa, erano intervenuti anche il consigliere regionale Livio Petitto, il parlamentare Gianfranco Rotondi e l’ex Ortensio Zecchino