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“Come può un salernitano non avere la Carminuccio in carta”, “chi fa la storia merita di essere ricordato” sono due delle frasi pronunciate ieri sera (lunedì 17 luglio) dai pizzaioli presenti al Crüb Sea Front di Salerno per il Carminuccio Week, l’evento organizzato per ricordare Carmine Donadio, il decano dei pizzaioli salernitani, che ha inventato l’unica pizza moderna sinora capace di competere a livello popolare con le regine margherita e marinara, la Carminuccio. A dimostrarlo sono stati proprio i trenta pizzaioli che hanno messo in carta la pizza fatta con pomodoro, preferibilmente San Marzano, formaggio, pancetta tagliata a cubetti e tanto basilico. È stato interessante scoprire come ogni scelta è nata da un aneddoto: dal legame affettivo per essere cresciuto alla scuola di Carmine al desiderio di mostrare l’identità salernitana lontano dalla città. Come ad esempio ha raccontato in diretta streaming Ciro Casella che a New York ha quattro locali, diventati il simbolo della pizza e di San Matteo, o come ricordato dal giovane Angelo Amato, originario di Felitto, che nella sua pizzeria in provincia di Novara ha scelto di avere in menù la Carminuccio sfidando anche l’iniziale reticenza dei clienti piemontesi.      

Con la prima edizione del Carminuccio Week è nata una spontanea mappa della pizza made in Salerno che parte dalla città, si estende in provincia, supera i confini regionali e va oltre continente. Da ieri sera si è creata anche una prima naturale Carminuccio Community che conta al suo interno le pizzerie Alchimia, Don Antonio 1970 di Fabio Di Giovanni, ‘E Quatt Vi, EVO, Fatte Na Pizza, Funiculì, Giagiù, Gibù Pizzeria, In Grammi, Lazzariello, L’Oro in Bocca, Pizza Mania, Pizzaportafoglio, Quadra, Resilienza, Salerosa e Signora Pummarulè a Salerno. In provincia ci sono Addò Ciaccio a Mercato San Severino; Cotto a Legna a Penta; Die Gustibus a Baronissi; Kekudos a Cava de’ Tirreni; La Svolta Drink & Food a Sala Consilina; Lievita a Pontecagnano Faiano; Malapizza a Cava de’ Tirreni; Pulecenella a Battipaglia; Rody da Carmine a Sarno; Tutu Pizza a Montecorvino Pugliano; Vatillium a Capaccio Paestum. A rappresentare la Toscana c’è Affamato, a Serravalle Sesia; la Lombardia è presente con Confine, Pizza e Cantina a Milano mentre a New York c’è la pizzeria San Matteo.

Presenti ieri sera anche la moglie di Carminuccio, Vincenza Cuomo; le figlie, Mariarosaria e Diamante, e il genero, Enzo D’Antonio. È lui che oggi porta avanti la scuola del far pizza di Carminuccio a Mariconda. A condurre l’evento, la giornalista Maria Rosaria Sica.

Per l’occasione il sito del giornalista Luciano Pignataro ha pubblicato un opuscolo con gli scritti dell’ex senatore Andrea De Simone, all’epoca assiduo frequentatore del quartiere Mariconda, e di Francesco Costantino. Completa la pubblicazione l’elenco delle 30 pizzerie che hanno in carta la pizza Carminuccio. Il sito LucianoPignataroWineblog inoltre fino al 22 luglio promuove la settimana dedicata alla Carminuccio, nel corso della quale le pizzerie aderenti propongono la pizza di Carmine Donadio ad un prezzo speciale per favorirne la conoscenza alle giovani generazioni e ai turisti presenti in questi giorni in città.