Questa mattina a Napoli, alla presenza del vicecapo della Polizia, direttore centrale della Polizia criminale, Raffaele Grassi, si è svolta la XIV edizione del “Premio Ammaturo – Legalità Città di Napoli”. Il premio è stato dedicato alla memoria del dirigente della Squadra mobile di Napoli Antonio Ammaturo ucciso il 15 luglio 1982 insieme all’agente scelto Pasquale Paola.
Una giornata per non dimenticare i caduti della Polizia di Stato e ricordare chi ha perso la vita nell’adempimento del proprio dovere, ma anche per premiare chi si è distinto in brillanti operazioni di Polizia, seguendo l’esempio tracciato da chi li ha preceduti.
La giornata commemorativa è stata aperta, alla presenza dei familiari delle vittime, dalla deposizione delle corone d’alloro in piazza Nicola Amore, luogo dell’attentato, per poi proseguire al Teatro Trianon Viviani dove si è svolto un dibattito moderato da Francesco de Core, direttore del quotidiano “Il Mattino”. Presenti il neo questore di Napoli, Maurizio Agricola, Francesco Cirillo, in passato funzionario e dirigente della Squadra mobile partenopea e vice capo della Polizia e Carlo Alemi ex presidente del tribunale di Napoli.
La manifestazione è stata accompagnata dall’esibizione musicale dei giovani talenti della piccola orchestra di Forcella e dell’orchestra giovanile Sanitansamble, diretti dal maestro Paolo Acunzo e si è conclusa con la premiazione dei poliziotti che hanno portato a termine importanti operazioni di polizia giudiziaria.
Antonio Ammaturo, dirigente della Squadra mobile di Napoli, la mattina del 15 luglio 1982, mentre si recava in Questura, fu assassinato da un commando di brigatisti che raggiunse la sua auto, guidata dall’agente scelto Pasquale Paola, e aprì il fuoco, uccidendo entrambi. Gli autori furono arrestati e ai due poliziotti fu assegnata la medaglia d’oro al Valor civile alla memoria.
L’elenco dei premiati:
Personale della Prima Sezione della Squadra Mobile ed al personale del Commissariato di “Ponticelli”:
Vice Questore della Polizia di Stato dr Andrea Olivadese
Vice Questore della Polizia di Stato dr Domenico Avallone
Vice Commissario della Polizia di Stato Gennaro Russo
Ispettore della Polizia di Stato Vincenzo Sodano
Sovrintendente Capo della Polizia di Stato Angelo Rasino
Sovrintendente della Polizia di Stato Giovanni Pirozzi
Sovrintendente della Polizia di Stato Federico Lanza
Vice Sovrintendente della Polizia di Stato Mario Esposito
Vice Sovrintendente della Polizia di Stato Fabrizio Scivicco
Assistente Capo Coordinatore della Polizia di Stato Aniello Riccardi
Per aver condotto, con abilità, tenacia ed abnegazione, un’articolata e complessa attività di indagine di straordinaria rilevanza conclusasi con l’esecuzione di due distinte ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti di 68 persone appartenenti ad un noto gruppo criminale, composto dalle famiglie Casella – Minichini – De Luca Bossa – Rinaldi – Reale – Aprea, insistente nell’area orientale della città , indiziate per i reati di associazione per delinquere di stampo mafioso, detenzione di armi, ricettazione, rapina, traffico di sostanze stupefacenti, incendio ed estorsione. L’operazione, ampiamente ripresa dagli organi di informazione, ha contribuito ad esaltare il prestigio e l’immagine della Polizia di Stato.
Personale dell’Area Misure di Prevenzione Patrimoniali della Divisione Anticrimine della Questura di Napoli:
Commissario Capo della Polizia di Stato dr Gaetano Minopoli
Vice Ispettore della Polizia di Stato Fabio Vittozzi
Vice Ispettore della Polizia di Stato Vittorio Gesso Laconi
Vice Ispettore della Polizia di Stato Ettore Agosto
Assistente Capo Coordinatore della Polizia di Stato Enzo Ruggiero
Assistente Capo Coordinatore della Polizia di Stato Massimo Iollo
Sostituto Commissario in quiescenza Luigi Sepe
Evidenziando elevate capacità professionali, tenacia e abnegazione, hanno espletato una prolungata ed articolata attività investigativa di natura patrimoniale che ha consentito di ricostruire l’esistenza di un ingente patrimonio di natura immobiliare, mobiliare e societaria a carico di Lucci Antonio e Tranchino Giorgio, figure di spicco del clan Moccia. L’attività si è conclusa con l’esecuzione di due decreti, emessi dalla Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Napoli, inerenti un sequestro di beni per un valore complessivo di circa sei milioni e mezzo di euro. L’operazione, ampiamente ripresa dagli organi di informazione, ha contribuito ad esaltare il prestigio e l’immagine della Polizia di Stato.
Personale del Centro operativo DIA Napoli
Vice Questore della Polizia di Stato dottoressa Maria Di Persia
Evidenziando elevate capacità professionali, acume investigativo e non comune determinazione operativa, hanno portato a termine una complessa operazione di polizia giudiziaria denominata “Babele” conclusasi con l’esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 25 esponenti dello storico clan Mallardo, operante prevalentemente nei comuni di Giugliano in Campania, Villaricca e Qualiano, indiziati a vario titolo dei reati di associazione mafiosa, detenzione di armi comuni da guerra e relative munizioni, estorsione aggravata, riciclaggio, trasferimento fraudolento di valori, falso e favoreggiamento aggravato dal metodo mafioso. Le attività investigative hanno consentito, altresì, di effettuare un sequestro di beni per un valore complessivo di circa un milione di euro.