Tempo di lettura: 3 minuti

Mentre a Cerreto Sannita, presso lo spazio rigenerato e condiviso di Casa Santa Rita, mancano due martedì alla conclusione dei Summer Labs educativi ludico-ricreativi, a Sant’Agata de’ Goti è ripartito il Kids Lab Summer Camp di Villa Fiorita per bambini e ragazzi dai 5 ai 13 anni. Bambini e ragazzi hanno partecipato con entusiasmo al primo ciclo, imparando nozioni nuove attraverso il gioco, agli orti sociali, alle attività sportive, ai percorsi sensoriali motori e ai laboratori teatrali, creativi e musicali, accompagnati in questo dalla premura e delicatezza dei loro educatori.
Aria di natura e di campagna, invece, ai Summer Labs nelle ultime settimane. Dapprima la Coldiretti di Benevento, che ha fatto visita alla cucina della pasticceria sociale DolceMente, regalando ai partecipanti dei cappellini in omaggio. Dopo di che, bambini e ragazzi hanno imparato nel laboratorio come vengono prodotti il formaggio primo sale e la ricotta, fatti con il latte delle mucche dell’azienda agricola Corte Ciervo di San Salvatore Telesino. Le spiegazioni sul processo di caseificazione sono proseguite durante una scampagnata didattica per operatori e ragazzi del laboratorio di pasticceria di comunità DolceMente presso l’Azienda Agricola Orsino “Masseria Placido” di Cusano Mutri. Dai proprietari e lavoratori dell’azienda hanno potuto vedere ed imparare come avviene l’allevamento di pecore e vacche e come dal latte di ovini e bovini, quotidianamente, sia possibile produrre formaggi, ricotte e caciocavalli genuini e di qualità attraverso la lavorazione dei formaggi “a latte crudo”. Il tutto in un paesaggio meravigliosamente vivo, dove potersi fermare ad apprezzare i profumi intensi e particolari della natura. Prendendo anche un po’ di frescura, che male non fa. Ma non solo la bellezza della natura, dei suoi svariati “abitanti” e dei prodotti che essa offre ai Summer Labs. Tanto sport, musica e la creatività del laboratorio di ceramica. E ad ora di pranzo si mangia tutti insieme, anche con gli operatori delle altre progettualità di iCare e della Caritas diocesana. Per poi riprendere le attività, subito dopo pranzo, nel pomeriggio. Il tutto in uno spirito di condivisione e di attenzione totale verso l’altro, simboleggiato in iCare dal papavero. Quello che, con un pò di argilla bianca e di mani laboriose e generose che vogliono lavorarla, è stato creato dai bambini e dai ragazzi nell’ultima sessione del laboratorio di ceramica. Il papavero, un fiore di campo diffusissimo e spontaneo, è il fiore simbolo di iCare. Un fiore di tutti, che esprime bellezza e calore, ma anche e soprattutto fragilità. Quella, verso la quale, vogliamo dire all’altro “mi interessi”, “mi stai a cuore”, “voglio starti accanto”, “voglio avere cura di te!”.