La sede Assoutenti di Portici è stata presa d’assalto nelle ultime settimane da cittadini esasperati dalla raffica di verbali emessi dai sistemi semaforici di rilevamento automatico delle infrazioni che, oltre al pagamento delle multa, determinano anche la sospensione automatica della patente nel caso di due o più infrazioni al codice della strada. Proprio sul tema questa mattina si è tenuto un incontro tra Assoutenti, l’Associazione Giovanni Porzio, l’Associazione per la tutela dei diritti e l’amministrazione comunale di Portici, teso a studiare soluzioni che permettano agli automobilisti di contestare le sanzioni fuori termine ed affette da vizi formali senza ingolfare le aule dei tribunali.
“Ci riteniamo soddisfatti dell’incontro tenuto stamattina con il Comandante Francesco Zenti e gli altri responsabili comunali – dichiara il presidente di Assoutenti Napoli, Gabriele Melluso – Abbiamo condiviso il procedimento amministrativo di installazione dei meccanismi di rilevamento automatico, l’esigenza comune di deflazionare il contenzioso e dare maggiore informazione alla cittadinanza creando un task force associativa e comunale a disposizione della cittadinanza. Sono state accolte le nostre richieste sull’aggiunta di indicazione nel verbale degli atti amministrativi istitutivi del procedimento amministrativo consultabili sull’albo pretorio on line, e sul far conoscere alla cittadinanza tutte le potenzialità dello SPID, inclusa quella di verificare con immediatezza i fotogrammi relativi alla elevazione dei verbali”.
Hanno preso parte al tavolo di confronto l’Associazione Giovanni Porzio storica e blasonata associazione dell’avvocatura porticese col il suo presidente Giacomo Iacomino e l’Associazione tutela dei diritti capitanata dall’avvocato Antonio Esposito, che hanno espresso pieno apprezzamento per l’iniziativa di confronto dell’Amministrazione Locale con le rappresentanze dei consumatori e dell’Avvocatura Associata locale.
Le tre associazioni auspicano ora la creazione di una camera di conciliazione, composta oltre dai rappresentanti dell’amministrazione comunale e della polizia municipale, da rappresentanti di Assoutenti e dell’associazione forense territoriale, per l’annullamento in autotutela di tutti quei verbali viziati palesemente da irregolarità o da prescrizione dei termini. Iniziativa necessaria per evitare che i cittadini si vedano sospese le patenti per infrazioni non legittime. Sottolineano inoltre la necessità si predisporre un modello di richiesta di annullamento in autotutela delle contravvenzioni notificate oltre i 90 giorni dalla commissione dell’infrazione. In questo modo si evita da una parte che il cittadino debba affrontare un esborso di € 43 per proporre il ricorso innanzi al Giudice di Pace, e dall’ altra ulteriori costi in capo all’ amministrazione comunale, non solo per la costituzione in giudizio ma per la soccombenza delle spese di giustizia.
Nei prossimi giorni verranno rese note le modalità di accesso alle istanze di annullamento in autotutela.