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Continua il percorso del centrosinistra in vista delle elezioni amministrative ad Avellino. Il Pd, M5s, Sinistra Italiana, SiPuò, App e Controvento, e poi Soma, Arci, Acli, Legambiente, Insieme per Avellino e l’Irpinia, hanno tracciato al rotta verso l’appuntamento elettorale della prossima primavera aprendo diversi tavoli tematici. Il primo ha visto al centro del dibattito la questione del welfare (leggi qui). Il secondo tavolo tematico si è occupato della cultura. Tavolo che ha visto la presenza del deputato del PD, Marco Sarracino, nella funzione di delegato della segreteria nazionale per le materie coesione territoriale, Sud e aree interne.

“E’ un’operazione intelligente da parte del Partito Democratico irpino ricorrere al campo largo – ammette Sarracino – Stiamo lavorando su un modello simile a Napoli, quindi con il Movimento 5 Stelle ma anche con le altre forze politiche di ispirazione nazionale ma anche civica, visto che stiamo lavorando per le prossime elezioni”. “E’ chiaro che stiamo lavorando alla costruzione della coalizione che poi si presenterà alle elezioni amministrative e quindi anche tener dentro del sano civismo è assolutamente importante. Bisogna farlo, però, tenendo l’attenzione particolare con i programma perché credo che i cittadini votino alle elezioni anche soprattutto in funzione di quelli. E quindi ecco una discussione sulle cose da fare, tra cui le nostre proposte sulla cultura, elemento di sviluppo molto importante non solo per Avellino ma per tutto il Mezzogiorno.

Siamo sulla strada giusta cioè partire dalle cose che vogliamo fare per questa città e non soltanto dalla somma algebrica delle liste, chiaro che un esperimento del genere sotto quel profilo non funzionerebbe. Quindi per noi bisogna cominciare dai programmi e dalle cose da fare rappresenta una priorità assoluta”.

Sarracino, fa il punto anche sul percorso del sindaco di Avellino nonché ex PD che strizza l’occhio al centrodestra per le prossime elezioni, Gianluca Festa: “E’ chiaro che un motivo c’è – afferma – Ho letto le sue considerazioni rispetto alla proposta di autonomia differenziata. Credo che, francamente sia una sorta di autogol rispetto al territorio che poi va letto come sindaco. Noi difronte a questo abbiamo una proposta molto chiara, netta opposizione profonda rispetto ad un disegno di legge che per noi da un lato spacca l’Italia a metà, ma poi, trattandosi lui di un sindaco, dovrebbe riflettere proprio su come i sindaci stessi vengano di fatto esautorati da questo tipo di percorso quando invece loro dovrebbero essere i principali protagonisti di esso. Qui il PD è all’opposizione – conclude – Ecco perché siamo qui per costruire un’alternativa”.