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Sull’uso irriguo dell’acqua della Diga di Campolattaro interviene il coordinatore provinciale del PSI di Benevento, Mario Moccia, che è anche capogruppo di opposizione al Comune di Castelvenere: “Quanta amarezza. Il dibattito sull’uso irriguo dell’acqua della Diga di Campolattaro fa tornare alla mente la scandalosa decisione, da parte della Regione Campania, di commissariare e, poi, addirittura sciogliere il Consorzio di bonifica della Valle Telesina, con sede a Telese Terme, e passare le competenze irrigue e manutentive al Consorzio Sannio Alifano con sede in Piedimonte Matese. La latitanza delle organizzazioni agricole e sindacali, della politica sannita e degli enti locali del territorio, che non si opposero e non si mobilitarono avallando, di fatto, quella sciagurata decisione, oggi si agitano ma non pensano alle responsabilità che hanno per il danno procurato alla Valle Telesina. Non contiamo più nulla, abbiamo pochi lavoratori, paghiamo una ‘tassa’ senza avere nessun servizio. Il Preside Salvatore Pacelli, che aveva lavorato per l’utilizzo dell’acqua della diga da parte del consorzio telesino, è stato dimenticato e la sua idea progettuale è passata al consorzio alifano.  Così facendo la Valle Telesina da protagonista è divenuta terra di conquista da parte di persone che non hanno memoria della storia del nostro territorio. I proprietari di fondi agricoli, delle zone non irrigue che non hanno nessun servizio, ricevono raccomandate e sono costretti a pagare i nuovi ‘padroni’ del consorzio nel silenzio della politica, di quelli che chiedono il voto per i propri interessi politici e non per difendere l’economia della valle. Quando si decise lo scioglimento del Consorzio di bonifica della Valle Telesina la motivazione faceva riferimento ai debiti accumulati. Ricordo bene, consorzi più indebitati del nostro, non furono toccati ma aiutati. Chi cercò di opporsi fu isolato dalla politica e il disegno scellerato andò in porto. Adesso uno scatto di orgoglio, chiediamo alla Regione Campania il ripristino del Consorzio di bonifica della Valle Telesina perché dobbiamo essere noi a decidere il nostro futuro, non il Consorzio Sannio Alifano”.