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Secondo l’ultimo rapporto delle Nazioni Unite, il numero di coloro fanno uso di sostanze stupefacenti è aumentato del 18% rispetto agli anni scorsi nel mondo. Numeri che fanno riflette anche nella “piccola” provincia di Avellino. Nello specifico in Irpinia, al di là del consumo di droga, preoccupa anche l’incremento di “serre fai da te“. La fotografia completa della situazione arriva anche nelle ultime operazioni messe in campo della forze dell’ordine. Il mercato della droga non conosce crisi e con la pandemia con le sue implicazioni socio-economiche si è allargato a macchia d’olio. L’uso di droghe in tutto il mondo è in aumento, in termini sia di numeri complessivi sia di percentuale della popolazione mondiale. L’Irpinia non è un’isola felice, anzi il rapporto tra consumatori e coltivatori di droga è da campanello d’allarme.

L’operazione “Continuum Bellum“, condotta dei Carabinieri di Castellammare di Stabia e dello Squadrone Eliportato Cacciatori di Calabria che ha disarcionato una rete che partiva dai Lattari e si estende in Irpinia, nel territorio del comune di Lioni. La via della marijuana arriva fino ai pendii dell’alta Irpinia.   E’ lì che i carabinieri hanno scovato 3 serre artificiali al cui interno erano in coltivazione 453 piante di cannabis di 150 centimetri l’una. 49 già in fase di essiccazione, 800 i grammi di “erba” già pronti al confezionamento. Nelle serre 6 persone, come in un laboratorio in piena attività. Sono finite tutte in manette. Padre e figlia di origini napoletane ma residenti a Lioni, tutti gli altri di natali albanesi.

Operazioni che sul territorio irpino, nei giorni scorsi ha portato ha portato alla scorte di coltivazioni di Oppio (leggi qui) nel territorio di Nusco. Nei guai è finito una 52enne e il figlio 28enne. E non solo. A Montecalvo Irpino i Carabinieri hanno denunciato un 28enne (leggi qui) per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e coltivazione non autorizzata di sostanze stupefacenti. Senza dimenticare anche i diversi sequestri effettuati nelle carcere in Irpinia (leggi qui).

L’allarme è arrivato anche nelle scorse settimana da parte del Procuratore della Repubblica di Avellino, Domenico Airoma (leggi qui) che dichiarò: “Occorre tenere la guardia alta per impedire che alcuni fenomeni si radichino sul territorio generando successivamente conseguenze devastanti“. Una sfida sposata anche dalla Guardia di Finanza, come sottolineato anche dal comandante Salvatore Minale (leggi qui). Aspetto sposato in pieno dal Governo centrale che ha sottolineato che bisogna cambiare rotta per quanto concerne l’emergenza droga. Resilienza è l’ennesima conferma di come le politiche proibizioniste e di criminalizzazione abbiano fallito: le droghe sono sempre di più, sempre più diffuse e utilizzate, sempre più potenti e gli affari per la criminalità organizzata sempre più proficui.