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La crescita di Don Bolsius si deve soprattutto a un allenatore. Nell’ultimo anno e mezzo, il primo acquisto dell’era Carli al Benevento, è stato guidato e plasmato da Mirko Cudini. Prima i sei mesi al Campobasso e poi l’ultima stagione condivisa alla Fidelis Andria. Un’attenzione ricambiata con undici reti, un bottino niente male per un calciatore abituato a giocare sulla fascia, lontano dalla porta avversaria.
Ed è proprio l’ex difensore a scommettere sulle doti dell’ala olandese. “Si tratta di un profilo di alta qualità, ama giocare con la palla al piede e sa assumersi le sue responsabilità“, è il profilo tracciato da Cudini, “gioca sempre per attaccare, nell’ultimo anno, considerando come lo avevo trovato e come l’ho lasciato, ha mostrato ampi margini di miglioramento, sia nello stare in campo che nella mentalità“.
Un classe 1998 che ha mostrato solo in parte le proprie qualità: “Il suo punto di forza è la capacità di attrarre su di sé due avversari, ha grandi qualità tecniche e sa essere incisivo. E’ un ragazzo molto disponibile, umile, ha grande voglia di imparare e migliorare. Deve solo capire di dover essere maggiormente incisivo in fase realizzativa. A volte cerca la giocata invece di puntare sulla praticità e questo lo condiziona. Se riuscirà a fare questo step potrà fare grandi cose“.
E’ quello che si augurano i tifosi del Benevento, in attesa di vederlo all’opera al ‘Ciro Vigorito‘. Stadio dove ieri Bolsius ha incontrato Carli e firmato il biennale che lo legherà alla Strega. “Ci siamo sentiti perché tra di noi il feeling è ottimo, mi ha chiamato tre giorni fa, quando è rientrato in Italia“, confida Cudini, “era molto contento di affrontare questa nuova avventura e di essere approdato al Benevento. Ho cercato di fargli capire di essere arrivato in una piazza importante, reduce da una grande delusione, che avrà l’obbligo di risalire e ritrovare entusiasmo. Per il resto gli ho solo consigliato di essere disponibile e di seguire il tecnico perché come calciatore ha qualità importanti“.
Il Benevento e Bolsius, dunque, sono pronti a ripartire insieme in serie C. Un campionato che la Strega ritroverà a distanza di sette anni: “Il girone C è molto competitivo, ci sono società meno blasonate ma ugualmente attrezzate, sia a livello tecnico che organizzativo. Ogni partita sarà difficile, non ci saranno gare dove si potranno fare punti tranquillamente. Il Benevento, come prima cosa, dovrà resettare quello che ha vissuto fino ad ora, se ci sarà bisogno di cambiare un po’ tutto è bene che lo facciano. Servirà calarsi subito nella nuova mentalità, puntando su calciatori stimolati. Il nome altisonante non ti fa vincere in questo girone, servono le qualità giuste e sono sicuro che la società saprà individuarle“.
A partire da quelle di Bolsius, l’olandese che avrà un tifoso in più. “Sono contento di poterlo vedere in una società e in una squadra importanti, in un ambiente di prestigio“, conclude Cudini, “potrà lottare per traguardi di livello, cosa che non gli è stata possibile fare nelle precedenti esperienze“.

Dopo Andreoletti, la Strega annuncia il primo innesto: ecco Bolsius