“Dopo il bilancio ci rivedremo con il gruppo del Pd e con i vertici politici del partito per valutare le proposte che vengono dal Pd. Adesso abbiamo un assetto e la delega all’Ambiente la sta seguendo l’assessore Santagada e sta facendo un ottimo lavoro. Valuteremo”. Lo ha detto il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, a margine del Consiglio comunale in merito a un riassetto delle deleghe e all’individuazione di un assessore all’Ambiente, casella che fino ad alcuni mesi fa era in quota Pd e che ora gestisce Santagada a seguito delle dimissioni di Paolo Mancuso.
Per il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, il frequente botta e risposta a distanza tra il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, e la segretaria nazionale del Pd, Elly Schlein, “è un problema del Pd”. Così a margine del Consiglio comunale rispondendo a una domanda dei giornalisti. “Noi dobbiamo parlare – ha aggiunto Manfredi – di quello che serve, dei problemi dei cittadini che dobbiamo risolvere. Questi discorsi sulle formule allontanano i cittadini dalla politica e dal consenso”. Querelle tra Schlein e De Luca che sembra mettere a rischio la realizzazione della manifestazione nazionale del Pd contro l’autonomia annunciata a Napoli per il 14 e 15 luglio. “Non so se è a rischio la manifestazione – ha detto Manfredi – ma se si farà a Napoli sicuramente ci sarò così come sarò presente anche se si farà in un altro luogo”.
“Il grande problema della città è questo enorme debito e il conseguente piano di rientro sebbene sia aiutato parzialmente dal Patto per Napoli che ci dà circa 150 milioni l’anno, ma noi dobbiamo restituire 750 milioni”. Lo ha detto il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, a margine del Consiglio comunale che oggi discute del bilancio di previsione.
“I numeri che emergono dal bilancio sono molto chiari – ha aggiunto – abbiamo un numero che ci deve far stare sempre sull’allerta perché su 1 miliardo e 600 milioni di spesa corrente, abbiamo circa 750 milioni che servono alla copertura del debito”. Una situazione economico finanziaria dell’ente che – secondo il primo cittadino – può migliorare attraverso il miglioramento della riscossione “che libera risorse“. In questa direzione è partita dal 1 luglio l’azione di riscossione coattiva affidata a Municipia e l’amministrazione comunale si aspetta “un impatto già sui conti del 2023”. “Siamo fiduciosi – ha sottolineato il sindaco – L’investimento per l’aggiornamento delle banche dati e del sistema di notifiche ci aiuterà a riscuotere meglio da chi non ha mai pagato le tasse ma interverremo anche sull’aggiornamento della base imponibile e aumentando la base dei contribuenti entro due, tre anni si potrà anche abbassare la Tari”. Dal punto di vista degli investimenti, Manfredi ha evidenziato che in bilancio ci sono 1 miliardo e 200 milioni in più di risorse “reperite dal Pnrr e da qualche altro progetto”.
“Stiamo rivedendo tutti i contratti di servizio. I contratti dell’acqua riguardano ad esempio tutte le scuole che sono a carico del Comune, le strutture comunali, l’irrigazione e tutti i servizi dei parchi. Sono tutte misure a contatore, stiamo verificando per controllare che la cifra sia congrua”. Così il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, a margine del Consiglio comunale commentando la relazione dell’assessore Baretta che in un passaggio, in relazione alle voci di spesa corrente, definisce “spropositata” la cifra di 11 milioni d’acqua su un totale di spesa per le utenze pari a 82 milioni di euro.
“Il percorso da fare è ancora lungo, non ci possiamo illudere che in un anno e mezzo si sarebbero potuti risolvere problemi accumulati da decenni.
Sarebbe stato più facile dichiarare il dissesto e addossare le colpe a tutti quelli che c’erano stati prima, ma la città avrebbe pagato un prezzo enorme. Ci siamo assunti una responsabilità non banale e oggi devo dire che abbiamo fatto la scelta giusta”. Lo ha detto il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, nel corso del suo intervento in aula al termine del dibattito e prima delle dichiarazioni di voto sul bilancio di previsione.
Il sindaco ha sottolineato che grazie alla scelta di aderire al Patto per Napoli l’amministrazione ha “pagato i fornitori, ha fatto mille assunzioni, ha conservato le partecipate che hanno chiuso i loro bilanci in pareggio senza perdite e la città è migliorata. Sappiamo che può migliorare ancora ma sappiamo anche che il percorso innescato è molto positivo e molto responsabile, è un percorso di cui da sindaco sono orgoglioso e – ha aggiunto – se continuiamo con questo spirito e riusciamo anche ad attrare investimenti privati possiamo portare più ricchezza e migliorare la qualità di vita”.
Manfredi, nel ricordare che Napoli è la città “più indebitata d’Italia“, ha sottolineato che il Patto per Napoli “è un sostegno che interviene a copertura del debito solo parzialmente e dunque il resto lo sta facendo la città” e tra le note positive ha evidenziato che “per la prima volta è stato chiuso un consuntivo con un avanzo. Non era mai accaduto in passato.
Ciò significa che non abbiamo aumentato il nostro debito che stiamo invece diminuendo e ciò ci dà agibilità e credibilità”.
Manfredi ha posto l’accento sul fatto che “tutti i parametri di bilancio sono in miglioramento”.
Fare di più sui servizi. E’ il diktat del sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, che nel corso del suo intervento in Consiglio comunale ha sottolineato la necessità di avere “una migliore organizzazione dei servizi” pur evidenziando che “passi in avanti sono stati fatti”. In particolare, il sindaco si è focalizzato sul tema dei trasporti rispetto al quale – ha detto – “entro un anno apriremo le stazioni del Centro direzionale della linea 1 della metropolitana, le stazioni della linea 6 ma bisogna lavorare per prolungare gli orari con particolare riferimenti al fine settimana”. Per quanto riguarda la pulizia e l’igiene in città, il primo cittadino ha ricordato le assunzioni fatte in Asia e l’acquisto di nuovi mezzi che “arriveranno entro fine anno“, azioni a cui tuttavia “va affiancata una riorganizzazione del servizio che è già in corso”. Tra le criticità indicate da Manfredi spiccano il patrimonio e in particolare gli Erp rispetto alla cui gestione – ha affermato – “servono risorse significative per lavorare sulla manutenzione che noi oggi non abbiamo e dunque serve trovare una formula per intervenire sulla manutenzione ordinaria, mentre sono in programma e in corso interventi straordinari a Scampia, a Taverna del ferro, ai Bipiani di Ponticelli”.