La comunità di Arpaise ha dato il suo ultimo saluto al Bersagliere Natale Mario Furno, 70enne scomparso dopo un periodo di malattia.
Una mattina triste, dolorosa, per l’intera comunità di Arpaise, dove nella Chiesa della Beata Vergine Maria, San Rocco e San Sebastiano, il Parroco Don Albert Mwise ha celebrato il rito funebre, alla presenza non solo dei familiari, ma anche dell’intera comunità di Arpaise, di San Leucio del Sannio, degli amici, di tutti coloro che hanno avuto il privilegio di conoscerlo in questa vita, del Sindaco di Arpaise Vincenzo Forni Rossi, delle Associazioni Combattentistiche e d’Arma, dell’Associazione Guerra di Liberazione Sezione di Arpaise e Sezione Provinciale di Benevento con il Vicepresidente Giovanni Russo, dell’Unuci – Unione Nazionale Ufficiali in Congedo d’Italia Sezione di Benevento di cui era socio, con il Presidente Col. Nicola Corbo ed il Vicepresidente Nicola Ruggiero, dell’Associazione Bersaglieri d’Italia Sezione di San Leucio del Sannio di cui faceva parte, con il Presidente Arcangelo Iannace ed i soci, i quali l’hanno accompagnato nell’ultimo viaggio stretti in un cordone umano, pieno di ricordi per la vita trascorsa con lui, al termine del rito funebre il bersagliere Prof. Vincenzo De Lucia ha letto la preghiera del bersagliere.
Natale nato il 18.05.1953 a San Leucio del Sannio, nel 1976 entrò a far parte della Scuola di Fanteria di Cesano Quinta Compagnia Porta Pia, poi entrò nei Bersaglieri di Udine e da lì per tutta la sua vita onorò e servì la Patria, anche in congedo fino agli anni scorsi ha onorato la memoria dei Caduti e servito la sua comunità, collaborando nell’organizzazione di cerimonie, facendo parte infatti anche dell’Associazione Bersaglieri di San Leucio, partecipando a raduni, giuramenti dei militari VFP1 a Capua e varie cerimonie
Tante le testimonianze di affetto, di stima, di ricordo per Natale nel suo transito da questo mondo al Padre. Il Vicepresidente dell’Associazione Guerra di Liberazione di Arpaise Giovanni Russo lo ricorda con un messaggio: “Caro Natale non è facile dirti addio in questo giorno né trovare le parole in questo momento, sarebbe impossibile dire tutto in pochi righi, sei stato un uomo buono, solare, socievole con tutti, amorevole, cui era un piacere parlare, sei stato un bersagliere che ha servito con onore l’Italia, dal profondo del tuo cuore sentivi il tuo amore per il servizio che hai svolto, anche in congedo eri sempre attivo nel ricordare i Caduti, nell’onorare il Tricolore, eri non solo un bersagliere, ma un concittadino, un amico stimato, voluto bene da tutti, in tanti si chiedono ancora il perché della tua scomparsa, della tua malattia. Tu che fino all’ultimo hai sempre lottato con forza, eri sempre partecipe alle nostre cerimonie, all’ultimo convegno svolto nella Sala Consiliare del Comune di Arpaise. Noi tutti preghiamo per te, perché tu possa proteggere i tuoi cari, dare tanta forza alla tua cara moglie Filomena Ruocchio, con cui eri legato da un amore forte, ai tuoi fratelli Alfredo e Giuseppe, a tua suocera Carmela Donisi, ai tuoi cognati, alle tue cognate, ai nipoti, agli zii, i cugini e ai parenti tutti, ora hai raggiunto il tuo caro suocero Rocco Ruocchio che insieme a lui eravate il pilastro della vostra grande, bella e unita famiglia. Alla moglie, ai fratelli, alla suocera, ai nipoti, ai cognati, a tutta la famiglia Furno, Ruocchio, Donisi, le mie più sentite condoglianze, la mia vicinanza, ci mancherai, perdiamo con te un pezzo della nostra vita,un pezzo della nostra storia, il tuo sarà un ricordo indelebile nei nostri cuori, Ciao Natale”.
“Ci ha lasciato nostro cognato Natale Mario Furno ha combattuto per anni contro terribili malattie e lo ha fatto con grande dignità soffrendo tanto e per questo credo gli tocchi veramente il paradiso. Durante le belle tavolate di famiglia ci trovavamo a parlare di tutto, di politica, di società di fronte a un bicchiere di buon vino del nostro caro amato suocero che in questo anno funesto lo ha anticipato e lo attende in paradiso. Perdo un interlocutore caro, schietto, amante delle sue idee ma sempre corretto nel confronto. La famiglia di mia moglie, perde un punto di riferimento, mentre nella preghiera lo accompagniamo per l’ultimo viaggio, ci stringiamo ancora di più, tutti, per condividere il dolore e per ritrovare insieme una nuova forza e una nuova speranza”.
“Oggi abbiamo accompagnato nell’ultimo viaggio un fraterno amico con il quale negli ultimi anni abbiamo condiviso i nostri momenti di tranquillità inframmezzati da periodi difficili in cui lui, da guerriero, si è difeso in più occasioni. Anche adesso, senza darlo ad intendere, si era attaccato alla vita ma nulla ha potuto, ne conserveremo un ricordo indelebile nei nostri cuori e nei nostri pensieri sempre grati del suo affetto nei nostri confronti”.