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In Consiglio comunale l’amministrazione del sindaco Gianluca Festa incassa il via libera a maggioranza ( 15  voti ndr) al bilancio di previsione finanziario 2023-25 che, per dirla con le parole dell’assessore al ramo, Enzo Cuzzola (dopo tempo presente in Aula), “traccia la strada definita per l’uscita della condizione di pre-dissesto finanziario”.

Del resto– aggiunge l’assessore tecnico calabrese– ho utilizzato lo stesso verbo dal 2019, cioè da quando poco dopo il nostro insediamento abbiamo approvato un piano di riequilibrio finanziario che si è rivelato essere solido Saremo usciti dal pre-dissesto in un numero di anno nettamente inferiori rispetto ai 15 che abbiamo a disposizione e così sara. Avellino entro il 2025 non avrà più una condizione di deficit strutturale. In più- ammette Cuzzola- dalla nostra sono passate importanti opportunità, come ben 56 milioni di fondi Pnrr e il Patto con il Governo che nei prossimi giorni il sindaco si appresta a firmare. Siamo stati anche fortunati, oltre che bravi”.

Quindi l’assessore snocciola un pò di numeri, dalla riduzione della massa passiva che si avvi averso l’azzeramento grazie al ripiano di circa 38 milioni di debiti pregressi e la copertura del fondo crediti di dubbia esibilità per 9 milioni e ulteriori 7 nel prossimo biennio.

Non la pensano così, chiaramente, i consiglieri di opposizione che hanno anche presentato una serie di emendamenti al bilancio. Da quelli di Nando Picariello a Dino Preziosi, a quelli di Nicola Giordano. Quest’ultimo, in particolare, aveva proposto di destinare 20mila euro per la redazione di un piano di eliminazione di barriere architettoniche come strumento per monitorare, progettare e pianificare interventi finalizzati a garantire una maggiore accessibilità ai disabili negli edifici e nei luoghi pubblici.

La proposta era quella di ridurre alcuni capitali di spesa destinati ad eventi e manifestazioni, a partire dai 150mila euro appostati in bilancio per la seconda edizione di “AvelVino” e altri 50 dal ferragosto avellinese.
Proposta bocciata ma apripista di un durissimo scontro tra opposizione e maggioranza, non tanto sui numeri del bilancio e nel merito della proposta, tanto su accuse sul piano più squisitamente politico.

Si sveglia la maggioranza fino a quel momento come al solito sopita dal dibattito e, per voce di Diego Guerriero, Gerardo Melillo, Giovanna Vecchione, Mario Spiniello e Gianluca Gaeta, accusano frontamente l’opposizione di “avere sempre un atteggiamento strumentale, ingeneroso verso l’amministrazione e condito da rancora elettorale”.

Rincara la dose anche il sindaco Festa, ma lo fa fuori dall’Aula concedendosi a telecamere e taccuini:”Da Giordano la solita demagogia. Non c’era bisogno di appostare quei fondi, percheè questa maggioranza da mesi ha già affidato lavori, per un valore economico di 500mila euro, per la riqualificazione dei marciapiedi e per l’abbattimento delle barriere architettoniche. E’ triste provare a lucrare sulle disabilità altrui, una pagina che non fa onore al Consiglio comunale”.

Entra nei tecnicismi dei numeri il consigliere Preziosi, da sempre occhio analitico e attento studioso di ogni singola voce dei bilanci comunali che si sono suggeguiti negli anni fino a provocare la condizione di pre-dissesto dell’Ente di cui, suo malgrado, Preziosi è sempre stato “facile profeta”.
 
Quest’Aula ancora una volta decanta di stare risanando i debiti ma mente sapendo di mentire. Basta leggere il documento finanziario per capirlo. Ad esempio si mantiene l’aumento dell’Irpef ma senza che ancora è stato sottoscritto il patto con Governo. Le tasse nel complesso sono state alzate anche oltre i massimali, ed allora i cittadini che beneficio hanno?
Che dire del FAL: resta 15 milioni da assolvere con una rata annuale di 850mila euro. Ciliegina sulla torta la realtà dei numeri sulla nuova società per i rifiuti: Festa a parola diceva che la spesa per il Comune fosse stata di 10 milioni l’anno, oggi viene smentito dal suo stesso bilancio che prevede una spesa di 13,9 milioni per quest’anno e addiruttura 14,3  per il 2025″.
Infine l’aspetto meramente politico: “In quest’Aula da mesi ormai il Consiglio comunale riesce ad insediarsi solo in seconda convocazione e i provvedimenti vengono approvati sul filo di lana, anche un atto qualificante come il bilancio. Quello di Festa ormai è un governo di minoranza”.