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È ormai evidente il fallimento della Regione anche sul versante dei tetti di spesa mensili attribuiti alle strutture sanitarie private. Con una modalità di calcolo del budget – censurata anche dal Tar – che si effettua senza tenere nel minimo conto il fabbisogno della popolazione campana. Il risultato di questa condotta è drammatico e ha come effetto immediato l’esaurimento della disponibilità delle strutture convenzionate entro i primi 10 giorni del mese, con la conseguenza che i cittadini che si rivolgono a centri privati nei restanti 20 giorni, devono farlo pagando a proprie spese l’intero importo della prestazione. Una situazione vergognosa che non risparmia pazienti oncologici e pazienti con disabilità, specie minori, che devono obbligatoriamente sottoporsi a lunghi e continuativi cicli di assistenza; una situazione che oltre ad acuire la disparità tra i cittadini nel vedersi riconosciuto ciò che spetta di diritto, implica spesso la rinuncia alle cure per chi non può permettersele. Al riguardo ho presentato apposita interrogazione consiliare, per sapere se il presidente della Giunta regionale intenda rivedere i criteri per il calcolo dei tetti di spesa attribuiti alle strutture sanitarie private, se e quali provvedimenti adotterà per rendere più efficiente e celere il servizio di diagnostica nella sanità pubblica e per ridurre le liste di attesa – per l’accesso alle cure presso le strutture sanitarie pubbliche e private – con particolare riferimento a chi è affetto da gravi patologie“. Lo afferma Severino Nappi, capogruppo della Lega nel Consiglio regionale della Campania.