Si è tenuta questo pomeriggio, alla presenza dell’Assessore Regionale all’Istruzione Lucia Fortini, del Presidente della Provincia Franco Alfieri, del Consigliere Provinciale delegato alla scuola Martino D’Onofrio e del Dirigente Scolastico Regionale Mimì Minella, la riunione con i Sindaci dei Comuni e con i dirigenti degli Istituti scolastici provinciali di ogni ordine e grado per raccogliere le proposte in merito al Dimensionamento della rete scolastica per gli anni 2024/2027.
Il Ministro dell’Istruzione e del Merito, di concerto con il Ministro dell’Economia e delle Finanze dell’attuale Governo, ha emanato un Decreto avente ad oggetto: “la definizione del contingente organico dei dirigenti scolastici e direttori dei servizi generali e amministrativi per il triennio 2024-2025, 2025-2026, 2026-2027”. Come già spiegato dall’Assessore Fortini lo scorso 15 giugno, il decreto prevederà un numero di 961 alunni quale condizione per ogni Istituto scolastico di mantenere l’autonomia e scongiurare tagli. Ad oggi, la norma di riferimento è l’art. 19 comma 5 del D.L. 98 del 2011, che fissa 600 alunni per grandi centri e 400 per quelli piccoli, in base al quale la Campania ha 865 sedi scolastiche normodimensionate.
Secondo il Ministro dell’Istruzione e del Merito, in base a questi parametri, tra un anno le sedi scolastiche della Campania scenderebbero a 832 e con l’applicazione della nuova norma aumenterebbero di altre 7 sedi, raggiungendo quindi il numero di 839.
La Regione Campania contesta questa previsione di riduzione ed intende ribadire in tutte le sedi consentite il dato di fatto attuale pari ad 865 sedi scolastiche normodimensionate. Per cui, Regione Campania, Provincia di Salerno, i Comuni e le Istituzioni Scolastiche saranno compatti nel difendere l’attuale piano di dimensionamento scolastico portando avanti azioni congiunte e, nel contempo, individuare quei possibili cambiamenti nel piano in grado di attenuare le conseguenze del Decreto Interministeriale, nel caso diventi legge. L’Amministrazione Provinciale augura a tutti un buon lavoro nella consapevolezza che gli operatori culturali svolgono un ruolo fondamentale per la formazione dei giovani in accordo con le specifiche vocazioni territoriali con il conseguente sviluppo sociale ed economico della nostra Provincia.