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Il Pnrr sconta l’approccio europeo rigido con la scadenza 2026. Sembra la fine del mondo se uno arriva a fare qualcosa nel 2027, ma questo non è la realtà, l’ho detto anche al commissario Ue Gentiloni”. Così il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, nel suo intervento al forum “L’Italia Mediterranea”, organizzato dal movimento ‘Cittadino Sud’.
Se finisci i lavori – ha spiegato Manfredi – nel 2026, nel 2027 o nel 2028 non cambia niente. Paghiamo invece sia il prezzo del pregiudizio della Commissione Ue sulla nostra capacità di spesa, e anche una posizione molto ostile del nord Ue che non voleva il Pnrr e che lo ha subìto. Ora ci aspettano al varco per riprendersi i fondi”.
Su Napoli, Manfredi sottolinea che “il Comune ha poco più di un miliardo di finanziamento del Pnrr, e siamo riusciti a partecipare agli investimenti giusti nonostante il pochissimo personale e i dirigenti che abbiamo trovato. Abbiamo fatto ora i concorsi, trovando persone molto qualificate e stiamo ricostruendo una pubblica amministrazione di qualità. Ora sappiamo di essere nei tempi giusti, non mi preoccupano le gare ma i tempi di realizzazione, oggi le forze lavoro italiane non hanno la capacità, gli operai e le attrezzature per realizzare i lavori nei tempi stabiliti. Questo è un grande rischio che corre Napoli ma anche i Comuni più piccoli. Ma l’occasione del Pnrr non possiamo perderla”.

“La conferma del primo treno diretto tra Napoli e Bari per il 10 luglio è motivo di grande soddisfazione per la nostra città e per l’intero Mezzogiorno.
Viene così mantenuto un impegno adottato nelle scorse settimane da Istituzioni nazionali e locali. Questo collegamento rappresenta solo il primo passo per consolidare una connessione strategica di azioni condivise sull’asse Napoli-Bari in termini di mobilità, cultura e formazione”. Così il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi.

Il regionalismo già eccessivamente spinto ha schiacciato le città e ha creato danni negli enti locali. I costi esplosi della gestione pubblica con le Regioni porta anche a perdere il ruolo dei Comuni e delle città Metropolitane che vanno invece rafforzati”. 
Manfredi ha sottolineato che “il Paese ha bisogno di riforme, ma il regionalismo differenziato dell’autonomia è una riforma vecchia. Trenta anni fa poteva avere un senso, ma oggi è una riforma vecchia e neanche al nord la vogliono i cittadini, se non la Lega e il Veneto”.
Il sindaco di Napoli afferma invece che vanno immaginate “macro aree metropolitane e macro regioni, penso all’asse Campania-Puglia-Basilicata che viene unito ora dalla ferrovia ad alta velocità tra Napoli e Bari che congiunge le tre Regioni fortemente complementari sui sistemi di manifattura, sull’agroalimentare, sul turismo, ma anche con l’energia della Basilicata. Ci sono in questa ipotetica macro regione due mari e due grandi porti, dieci milioni di abitanti e una realtà molto significativa per fare politiche comuni. Il Paese ha bisogno di riforme che devono andare verso un maggior ruolo delle grandi città e di immaginare anche il ruolo delle macro regioni come parte di una riforma complessiva degli enti locali”.

Sarà inaugurato e aperto il 10 luglio il sottopassaggio dalla Stazione Marittima a Piazza Municipio”. Lo ha detto il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi a margine del forum “L’Italia Mediterranea”, organizzato dal movimento Cittadino Sud.
Sono stato lì in questi giorni – ha detto Manfredi – e i lavori sono finiti. La parte dei reperti archeologici non si apre ancora, serve qualche mese per completarla, ma ora per l’estate apriamo il trasferimento dal porto al centro cittadino e alla metropolitana senza attraversare la strada molto trafficata dalle auto. Si passa sul tapis roulant sotto la Linea 1 della Metro e la Linea 6 che riapre tra poco. Vi sarà una grande svolta di accoglienza a Napoli: dal porto e dalla Stazione Marittima si arriva in centro con il sottopasso”.